Ukiyoe. Il mondo fluttuante. L’arte del Giappone a Palazzo Braschi

Il mondo fluttuante. Ukiyoe. L'arte del Giappone a Palazzo Braschi
Katsushika Hokusai, La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, 1830-1832 ca. Silografia policroma, 26 x 37,6 cm, ©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone

In mostra più di centocinquanta opere realizzate dai maggiori maestri dell’arte nipponica

Fino al 23 giugno a Palazzo Braschi sarà possibile rivivere tutto il fascino del Giappone grazie alla mostra Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone, curata da Rossella Menegazzo. Più di centocinquanta capolavori dell’arte giapponese tra Seicento e Ottocento che fanno perno su quello che è stato il filone artistico più innovativo del tempo: l’ukiyoe. Questo termine, traducibile come “immagini del mondo fluttuante”, rappresenta un genere pittorico che include rotoli da appendere e da srotolare tra le mani, ma anche paraventi di grande formato, dipinti a pennello su seta o carta, oltre a stampe realizzate in policromia con matrice in legno su carta.

In mostra le opere dei maggiori maestri dell’Ukiyoe, come Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai, Tōshusai Sharaku, Keisai Eisen e i principali esponenti della grande scuola Utagawa come Toyokuni, Toyoharu, Hiroshige, Kuniyoshi, Kunisada.

La grande novità che l’ukiyoe convogliava erano i soggetti, completamente diversi dalla grande pittura parietale aristocratica al servizio dei potenti e dalle scuole classiche di Kyoto. L’ukiyoe è una testimonianza diretta della società giapponese del tempo, degli usi e dei costumi, delle mode da indossare, dei luoghi naturali e delle vedute urbane più ricercate; questo stile lascia inoltre trasparire anche una raffinatezza culturale testimoniata dalla diffusione delle arti intese come discipline formative dell’individuo colto.

Accanto a dipinti e silografie sono esposti anche strumenti musicali, giochi da tavolo, un soprakimono (uchikake) e accessori del corredo femminile e maschile alla moda, restituendo così la realtà di molti oggetti d’arte applicata rappresentati nell’ukiyoe e collezionati a fine Ottocento dai primi artisti e professionisti italiani residenti in Giappone.

Il mondo fluttuante. Ukiyoe. L'arte del Giappone a Palazzo Braschi
Utagawa Hiroshige, Veduta dal piano superiore [della casa da tè Gankirō] nel quartiere di piacere di Miyozaki a Yokohama (part.), 1860, Silografia policroma, trittico 35,6 x 74,7 cm, ©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone
Il mondo fluttuante. Ukiyoe. L'arte del Giappone a Palazzo Braschi
Utagawa Hiroshige, Awa. I gorghi di Naruto, dalla serie Illustrazioni di luoghi celebri delle sessanta e oltre province, 1855. Silografia policroma 35,5 x 23,5 cm, ©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone

Le opere in mostra ci raccontano l’apertura del Giappone all’Occidente e i rapporti speciali che il paese ebbe con il Regno d’Italia, poiché tutti i pezzi esposti provengono dalle collezioni di artisti o diplomatici italiani, i primi viaggiatori e residenti in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento

Rossella Menegazzo, Curatrice della mostra

Il percorso espositivo

L’esposizione si divide in sette sezioni. Si comincia con la parte dedicata alla celebrazione della bellezza femminile, soggetto centrale dell’ukiyoe, per poi proseguire con un approfondimento sulle arti performative, come la danza e il teatro kabuki.
La sezione successiva è dedicata ai quartieri di piacere, sviluppatisi appena fuori città, dove, una volta varcato il portone, non valevano più le regole shogunali ma quelle della moda, della seduzione e dell’eleganza che le cortigiane contribuivano a costruire grazie anche alle finanze dei ricchi clienti.
L’intrattenimento, i giochi e i passatempi sono il focus della sezione successiva in cui si coglie di nuovo il ritratto di una società scandita da attività stagionali all’aperto, passeggiate tra i fiori di ciliegio, ma anche da festival e intrattenimenti serali, passatempi come gare con giocattoli e animali domestici.

Il mondo fluttuante. Ukiyoe. L'arte del Giappone a Palazzo Braschi
Kikugawa Eizan, Raccolta moderna di bambini come tesori. 1809, Silografia policroma, 26,3 x 38,6 cm, ©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone

Particolarmente importante nell’ukiyoe è la rappresentazione di località celebri dentro la città e di vedute naturali e architettoniche di tutte le province del Giappone. Lungo il percorso espositivo avrete quindi modo di ammirare le montagne lungo il Kisokaidō, il lungomare sul Tōkaidō, gli scenari naturali e le vedute del Fuji prese da diverse angolazioni, più o meno note, del territorio giapponese. È a questa sezione che appartengono i capolavori come la Grande Onda di Kanagawa o i tre trittici di Utagawa Hiroshige dedicati ai “Tre Bianchi” (quello della neve, della luna e dei fiori di ciliegio qui sostituito dalla schiuma delle onde, abbinati alle località di Kiso, Kanazawa e Naruto).

Una mostra affascinante, capace di trasportarci in un mondo esotico e lontano attraverso delle opere squisite, caratterizzate dalla grazia e dall’eleganza del disegno oltre che da una grafica senza tempo, ancora fortemente attuale.


Fino al 23 giugno 2024

Palazzo Braschi

Piazza di San Pantaleo, 10

Orari d’apertura: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00

Biglietti: Intero €15.00 – Ridotto €13.00

museodiroma.it

Sign up to our newsletter for the latest news, events, and insights from Rome

By subscribing you agree with our privacy policy.

Tags
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *