Show barocco alle Scuderie del Quirinale con il secolo d’oro dell’arte genovese, da Rubens a Magnasco

Show barocco alle Scuderie del Quirinale con il secolo d’oro dell’arte genovese, da Rubens a Magnasco
Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto, Sacrificio a Pan, 1640 circa, Olio su tela, 316 x 218 cm, Collezione privata | Foto: ©Luigino Visconti

Un percorso a cura di Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero, che racconta attraverso 120 opere la luminosa parabola di Genova lunga 150 anni

Dalla sua cucina, dove è intenta a spennare una grossa oca, la cuoca di Bernardo Strozzi ammicca alla marchesa Elena Grimaldi Cattaneo sorpresa da Van Dyck sotto un parasole sorretto da un servitore moro. Non molto distante, il monumentale ritratto del trentenne Giovan Carlo Doria di Pieter Paul Rubens dà un trionfante benvenuto al pubblico con l’orgoglioso sguardo del “pater patriae”.

Sono solo alcuni degli intensi, sfaccettati volti del barocco genovese, protagonista della mostra “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco” in corso fino al 3 luglio alle Scuderie del Quirinale.

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Bernardo Strozzi, La cuoca, 1625 circa, Olio su tela, 186 x 176 cm, Genova, Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso © Musei di Strada Nuova- Palazzo Rosso

Un Barocco cosmopolita e composito, come quello romano, ma rispetto a quest’ultimo più privato, si fa spazio tra le 120 opere del percorso a cura di Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero, arrivate a Roma da importanti collezioni internazionali e private per raccontare la luminosa parabola di Genova, quel secolo d’oro che, dall’arrivo in città di Pieter Paul Rubens, si allunga alle creazioni di Alessandro Magnasco.

La signora del mare, “superba per uomini e per mura”, come Petrarca aveva definito Genova, tra le più fiorenti capitali economiche d’Europa, tra l’inizio del Seicento e la metà del secolo successivo visse una tra le più formidabili vicende della storia artistica di tutti i tempi. Merito anche degli investimenti, di tipo finanziario, ma anche artistico, delle sue lungimiranti famiglie. Furono loro ad assegnare committenze artistiche per la realizzazione di chiese, preziosi palazzi, vivaci cicli affrescati, quadrerie, argenterie, sontuose statue di marmo, argento, terracotta.

Show barocco alle Scuderie del Quirinale con il secolo d’oro dell’arte genovese, da Rubens a Magnasco
Giovanni Aelbosca Belga, Bacile e versatoio con l’impresa di Giovanni Grimaldi sul Po, 1621 (bacile) e 1622 (versatoio), Argento lavorato a sbalzo, Londra, Victoria and Albert Museum – ©Victoria and Albert Museum, Londra

Il progetto corale, organizzato dalle Scuderie del Quirinale e dalla National Gallery of Art di Washington con la speciale collaborazione del Comune e dei musei di Genova, inizia dal racconto della storia politica, sociale ed economica della città ligure per culminare nella sua vicenda artistica. Nella fiorente Repubblica convergono talenti con gli occhi ben aperti sul nuovo giunge da fuori. La diversità delle correnti artistiche nella Genova di quegli anni, ciascuna con una propria autonomia, trova riscontro nel variegato percorso della mostra che accoglie una sorprendente varietà di arti, dal ricamo al bronzo, dalla terracotta al marmo, dall’argento alla pittura.

Se il marmo – di cui Genova sin dal Medioevo rappresenta un nodo per il commercio e la lavorazione – esulta nel Ratto di Elena dello scultore francese Pierre Puget del Museo di Sant’Agostino, l’argento trionfa nella Madonna Immacolata di argentiere genovese, nel Versatoio con Storia di Orazio Coclite di Giovanni Aelbosca Belga, mentre tutta la delicatezza della terracotta è racchiusa nel San Sebastiano di Pierre Puget.

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Antoon van Dyck, Paola Adorno Brignole-Sale, 1627, Olio su tela, 198 x 286 cm, Genova, Musei di Strada Nuova- Palazzo Rosso © Musei di Strada Nuova- Palazzo Rosso
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Antoon van Dyck, Agostino Pallavicino in veste di ambasciatore al pontefice, 1621 o 1623, Olio su tela, 141 x 216.2 cm, Los Angeles, The J. Paul Getty Museum © Getty’s Open Content Program

Quello che piace e colpisce di più di questa mostra dall’allestimento arioso, lineare, che non lascia nulla al caso, è l’intensa rosa di sguardi che sembrano prendere vita non appena il visitatore varca le sale, da quello di Paola Adorno Brignole-Sale di Van Dick, giovane ma destinato tragicamente a sfiorire, come la rosa che la donna stringe tra le mani, a quello imperturbabile di Anassarco ritratto da Domenico Fiasella, o ancora a quello ebbro del Noè di Giovan Andrea De Ferrari.

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Pieter Paul Rubens, Giovan Carlo Doria, 1606, Olio su tela, 188 x 265 cm, Genova, Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola © Su concessione del Ministero della Cultura – Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola

Oltre che con numerosi prestigiosi per Roma dalla straordinaria selezione di opere d’arte dei musei del Comune e dello Stato, del Museo Diocesano e di quello dell’Accademia Ligustica, la città di Genova partecipa al progetto Superbarocco ospitando fino al 10 luglio una mostra a Palazzo Ducale. Il percorso, intitolato La Forma della Meraviglia. Capolavori a Genova tra il 1600 e 1750 si accompagna a una serie di iniziative unite sotto il titolo “I Protagonisti”, allestite in contemporanea alla mostra di Palazzo Ducale in diversi musei e palazzi cittadini e dedicate a diverse personalità artistiche.

In occasione delle due mostre “sorelle” allestite a Roma e a Genova, lo storico treno Arlecchino, gioiello delle Ferrovie dello Stato, collegherà la due città in nome della grande arte.


Fino al 3 Luglio 2022

Scuderie del Quirinale

Via Ventiquattro Maggio, 16

Orari:

Lun-Dom 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19)

Biglietti:

Intero € 15,00
Ridotto 
€ 13,00

www.scuderiequirinale.it/

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