Un viaggio negli stati d’animo attraverso l’immaginazione di più di venti artisti contemporanei
Un fungo alto tre metri. Un invito a intraprendere un viaggio, un percorso sorprendente, che fa eco a quello presente in un’altra famosa fiaba, che avrebbe condotto la protagonista nel famoso paese delle meraviglie. Il percorso espositivo della mostra EMOTION. L’arte contemporanea racconta le emozioni inizia proprio così, accogliendo il visitatore con la strabiliante opera di Carsten Höller, che non può non suscitare un effetto di straniante sorpresa negli occhi di chi guarda.
E’ con questa emozione che prende il via la mostra curata da Danilo Eccher, nelle sale del Chiostro del Bramante di Roma fino a gennaio 2025; ma saranno tanti altri i sentimenti che verranno chiamati in causa o suscitati nello spettatore nel susseguirsi delle sale, pensate come una sorta di labirinto concatenato, dove ogni stanza racchiude un mondo a sè, legato a uno stato d’animo, a un palpito interiore, a un’emozione, per l’appunto: tristezza, confusione, desiderio, gioia, paura, attesa, angoscia, eccitazione, tranquillità.
Dopo i progetti curatoriali di Love, Enjoy, Dream e Crazy Eccher torna nelle sale del Chiostro del Bramante con una nuova idea che si riallaccia alla metodologia a lui consueta, dove il pubblico è chiamato a “guardare” ma anche a immergersi nelle opere, in modo che le sue reazioni diventino parte integrante del concept di mostra.
Quante emozioni ispirano un artista? E quante vengono comunicate grazie alla sua opera? E quali suscitano nell’animo di chi le osserva? A queste domande hanno risposto i protagonisti di EMOTION, più di venti, molti dei quali hanno realizzato opere site specific, interrogandosi anche sul rapporto tra verità e finzione, tema che ha interessato artisti di ogni tempo e luogo.
[…] Verità e Inganno sono fratelli siamesi che non si possono separare e l’arte è il metro del loro confronto. Sono gli artisti che agiscono in tale territorio e sono loro che accendono il brivido dell’emozione. EMOTION è un dialogo fitto e inatteso fra verità e apparenza, è il segno di un confronto guidato dalla sorpresa e dall’emozione.Danilo Eccher, curatore
La mostra è un caleidoscopio di colpi di scena e guizzi colorati, veloci, che vanno a braccetto con riflessioni e sospiri, lenti e quieti. Dallo spaesamento che si prova davanti alle cattedrali immaginarie di Piero Pizzi Cannella si approda alla meraviglia della sua Camera Picta ispirata a Raffaello, per poi farsi ipnotizzare dall’onirico richiamo dei Ludoscopi al neon di Paolo Scirpa.
Eva Jospin mette le sue emozioni dentro paesaggi e architetture di cartone, Subodh Gupta rende vivi oggetti inerti, facendone simulacro ed evocazione di memorie e ricordi di matrice quasi Proustiana, mentre Paul Morrison riesce a condurci in paesaggi di sogno grazie ai suoi disegni neo romantici e pop-naturalisti, in grado di suscitare reazioni emotive inaspettate.
Il mondo dell’immaginazione penetra di prepotenza nella realtà, come nel caso del Batman di Adrian Tranquilli, grande figura di supereroe che si affaccia dalla parete come un trofeo di caccia proveiente forse dalle magiche foreste di rovi e libellule di Pietro Ruffo, che sembrano anticamere di favole postmoderne inquietanti e affascinanti.
La stanza dedicata al maestro Luigi Ontani sembra un boudoir dell’Io, dove il volto enigmatico e trasformista dell’artista interpreta, cela e rivela altrettante indentità, sempre ironiche, mai scontate, a tratti oltremodo auliche. La curiosità del visitatore sarà infine stimolata dalle nature morte create da Matt Collishaw grazie anche all’ausilio dell’intelligenza artificiale: studiarle, investigarle con lo sguardo al fine di trovarne i significati più nascosti diventerà parte integrante della loro visione.
Ancora una volta le mostre del Chiostro del Bramante si propongono di convolgere il proprio pubblico su più piani, soprattutto attraverso l’uso di linguaggi contemporanei, chiamandolo all’interazione attraverso diversi strumenti in grado di stimolare la mente e i sensi. Il fine è quello di farlo emozionare, di fare in modo che possa prendersi del tempo per sentire davvero ciò che prova dentro, per stupirsi e commuoversi, per essere nostalgico ma anche psichedelico. Tutto ciò per tornare poi, alla fine, alla serenità e alla pace.
29 novembre 2023 – 6 gennaio 2025
Chiostro del Bramante
Via Arco della Pace, Roma
Orari di apertura: Lun-Ven 10.00-20.00; Sab-Dom 10.00-21.00
Biglietti: Dal lunedì al venerdì €15, sabato e domenica €18
Bambini dai 6 e 14 anni €10, Bambini sotto i 5 anni gratuito