Letizia Battaglia alle Terme di Caracalla di Roma

La fotografia di Letizia Battaglia alle Terme di Caracalla

L’impegno e la passione della fotografa palermitana in 92 scatti

L’impegno civile e il sentimento, la curiosità e lo spirito critico. Queste le note caratteristiche del lavoro di Letizia Battaglia, la fotografa palermitana sempre in prima linea per la difesa dei diritti civili.

A un anno dalla sua scomparsa la Soprintendenza Speciale le dedica una mostra a Roma, allestita nella magnifica cornice delle Terme di Caracalla, dal titolo Letizia Battaglia. Senza fine, a cura di Paolo Falcone. Un corpus di 92 foto, di cui alcune inedite, che ripercorrono 50 anni di una carriera connotata dalla volontà di essere testimone dalla voce definita degli eventi immortalati dall’obiettivo. Protagonista privilegiata dei suoi scatti la sua Sicilia, corrosa dal male della Mafia, oltre alla figura femminile in genere, che sia donna o bambina, che ha trovato in lei una potente portavoce dei suoi diritti.

La fotografia di Letizia Battaglia alle Terme di Caracalla

La mostra diventa anche occasione di memoria storica. Si presta infatti perfettamente a ricordare i trent’anni dagli attentati a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio al Velabro a Roma, avvenuti nella notte tra il 27 e il 28 luglio 1993. Tragici eventi che hanno segnato lo spirito della popolazione, e che si riallcciano in modo tangibile agli scatti sanguinosi e poetici della Battaglia che illustrano la guerra di mafia che si è svolta negli anni Settanta e Ottanta in Sicilia.

Il percorso espositivo delle Terme per quest’occasione si arrichisce di nuovi ambienti, che entreranno anche nel percorso di visita dopo la fine della mostra, prevista per il prossimo 5 novembre. Oltre alla monumentale natatio infatti, le fotografie saranno allestite anche in altri 2 ambienti, accessibili dopo un paziente lavoro di recupero e restauro. Si tratta di uno dei vestiboli d’ingresso alla palestra occidentale e di un altro ambiente dove è presente una grande vasca.

In un gioco di rimandi artistici tutto femminile, il progetto di allesitmento prende spunto dai cavelets progettati nel 1968 dall’architetto Lina Bo Bardi presenti nel Museo de Arte de São Paulo, in Brasile. A questi infatti sono ispirati i supporti che sorreggono le fotografie in mostra di Letizia Battaglia.

Il lavoro di questa artista coniuga denuncia e estetica, attraverso il dettaglio poetico: punta il dito verso lo spettatore, obbligandolo a “vedere”, senza però mai dimenticare di avvolgerlo in un morbido guanto di velluto.


Fino al 5 Novembre 2023

Terme di Caracalla

Viale delle Terme di Caracalla, 52

Orari: Martedì – Domenica 09.00-19.15

Biglietti: Intero €13, Ridotto €7

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