Al Chiostro del Bramante Crazy. La follia nell’arte contemporanea. Un viaggio tra i sentieri della creatività

Al Chiostro del Bramante Crazy. La follia nell’arte contemporanea. Un viaggio tra i sentieri della creatività
Fallen Fruit/David Allen Burns and Austin Young, 2022 - Courtesy Fallen Fruit/David Allen Burns and Austin Young

Una narrazione complessa e trasversale guida il visitatore attraverso 15 installazioni di 21 artisti internazionali, da Gianni Colombo e Lucio Fontana a Ian Davenport e Alfredo Pirri

Perdersi in una foresta di capelli sintetici dalle tinte impossibili, inseguire quindicimila farfalle nere per ritrovarsi a camminare sul pavimento esterno del Chiostro del Bramante come non lo abbiamo mai visto, e scorgere sotto i piedi, su un tappeto di vetri in frantumi, il cielo di Roma.

Tra le sale del Chiostro, sferzate dall’onda d’urto di taglienti neon rossi e blu, pareti bianchissime, labirinti abbaglianti, luminarie capovolte: la parola d’ordine è follia.

Al Chiostro del Bramante Crazy. La follia nell’arte contemporanea. Un viaggio tra i sentieri della creatività
Ian Davenport, Poured Staircase, 2022 – Courtesy Ian Davenport Studio

È la follia, considerata nella sua più ampia accezione, a metà tra la malattia e la “creatività fantastica”, a guidarci attraverso Crazy. La follia nell’arte contemporanea, un’esperienza intensa più che una mostra, che unisce 21 artisti internazionali e 15 installazioni per tessere un viaggio nella mente di chi crea.

In questa narrazione obliqua, complessa, soggettiva, in corso al Chiostro del Bramante fino all’8 gennaio 2023, l’estro creativo si espande come le variopinte colate di pigmento distese sulle scale dall’astrattista inglese Ian Davenport, modifica la percezione dello spazio, come accade nel tunnel claustrofobico di Gianni Colombo dove il pubblico, a confronto con i propri demoni, può scegliere se avanzare verso l’impalpabile o tornare indietro.

Al Chiostro del Bramante Crazy. La follia nell’arte contemporanea. Un viaggio tra i sentieri della creatività
Carlos Amorales, Black Cloud Fashion, 2022 – Courtesy l’artista

Un viaggio nella mente degli artisti

Cariche delle stessa inarrestabile potenza espressiva del genio creativo le opere d’arte invadono ogni ambiente accessibile e invitano ad andare oltre, a entrare nel mondo visionario che alberga in ognuno di noi, per individuare nuovi spazi di verità. Le ritroviamo sopra le teste dei visitatori sotto forma dei grandi fiori che Janet Echelman fa sbocciare sul soffitto, e persino nella caffetteria, dove, nella Sala delle Sibille, con vista sull’affresco di Raffaello nella Chiesa di Santa Maria della Pace, l’immersione totalizzante di Fallen Fruit rende omaggio alla grande tradizione della pittura italiana.

Il pubblico, consapevole di non trovare appigli, cede così a una follia senza limiti che, come l’arte, fugge da ogni rigido inquadramento, per ribellarsi alle costrizioni. Entra nell’armadio dell’artista bolognese Sissi, dove ai vestiti si affiancano corde, stampe, ceramiche che sbucano dalle trame più nascoste dell’inconscio, ritrova un giardino guardando in alto – tra i candelabri sospesi di Petah Coyne che comunicano attraverso la fragilità della cera – per scorgere, infine, le luminarie di Massimo Bartolini, piantando gli occhi a terra. Queste festose sollecitazioni multisensoriali ricordano le luci delle città in festa, ma, sottratte alla loro posizione originaria, in alto per rischiarare la notte, vengono poste dall’artista su un pavimento a guidare i passi del visitatore tra i nuovi territori dell’arte contemporanea. Le loro colorazioni intermittenti imitano le sinapsi e quindi le dinamiche che guidano la produzione artistica e la nascita delle idee, anche le più folli.

Al Chiostro del Bramante Crazy. La follia nell’arte contemporanea. Un viaggio tra i sentieri della creatività
Alfredo Pirri, Passi Chiostro del Bramante Roma, 2022 – Courtesy l’artista

Stupore, ansia, sorpresa, spaesamento sono le sensazioni che avvolgono gli ospiti del Chiostro ribaltando i consueti equilibri inferti dall’abitudine, invitandolo a ballare, sperare, desiderare, provare timore di fronte all’enormità del possibile.

Capita così che le scritte al neon di Alfredo Jaar, inaspettati checkpoint visivi che piantano domande che si sedimentano con leggerezza nella coscienza facendo germogliare nuove prospettive, rendano più agevole la lettura del percorso, o che le distruttive meteore di Anne Hardy, concepite dall’artista britannica appositamente per la mostra romana, si trasformino in semi portatori inconsapevoli di vita. Anche i macigni che imprigionano le teste in vetroresina di Sun Yuan & Peng Yu, esposti nel cortile del Chiostro e in una delle sale interne, diventano l’ironica metafora di una particolare fase creativa nella quale i pensieri affollano la mente dell’artista.

Al Chiostro del Bramante Crazy. La follia nell’arte contemporanea. Un viaggio tra i sentieri della creatività
Janet Echelman, Study for Butterfly Reststop (1/9th scale), 2021 – Courtesy Studio Echelman

Anche il punto di vista del pubblico si frantuma in una miriade di punti di vista – come gli specchi che Alfredo Pirri distrugge all’esterno del Chiostro – per riemergere, ritrovarsi, prendere fiato nel labirinto etereo di Lucio Fontana dove tutto viene sospeso e riportato al gesto ultimo ed essenziale del celebre taglio.

L’opera si fa materialmente attraversabile in un silenzio surreale. Occorre la quiete perché le note della creatività possano tornare a risuonare ancora. L’artista respira (e il visitatore con lui), recupera il fiato, guarda i risultati ai quali è giunto.

Il progetto organizzato e prodotto da Dart – Chiostro del Bramante, a cura di Danilo Eccher, si dipana in un’atmosfera meditativa e coinvolgente. Per i piccoli visitatori è disponibile una mappa gioco completa di didascalie.

Al Chiostro del Bramante Crazy. La follia nell’arte contemporanea. Un viaggio tra i sentieri della creatività
Shoplifter / Hrafnhildur Arnadottir, Hypermania, 2022 – Courtesy l’artista

Tra arte e musica

Alle sollecitazioni visive si aggiungono le note d’autore. La composizione originale della mostra, una traccia musicale che accompagna il pubblico nell’esplorazione della follia del quotidiano, dentro e fuori il Chiostro del Bramante, è stata concepita e scritta da Carl Brave, seguendo il ritmo e l’alternarsi delle opere.

La visione di alcune opere non è indicata a chi soffre di crisi epilettiche o disturbi associati, e coloro che soffrono di disturbi di equilibrio e stabilità.


Fino all’8 gennaio 2023

Chiostro del Bramante
Via Arco della Pace, 5 (Centro Storico)

Orari di apertura

Lunedì – Venerdì 10.00 – 20.00
Sabato – Domenica 10.00 – 21.00

Biglietti

Dal lunedì al Venerdì = € 15
Sabato e Domenica = € 18
Bambini 5-10 anni =  € 10

Contatti

+ 39 06 68 80 90 35
chiostrodelbramante.it

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