Scopri tutto sulla 37esima edizione del Romaeuropa Festival
La trentasettesima edizione del Romaeuropa Festival si presenta come una delle più ricche di sempre: saranno oltre 400 gli artisti presenti, provenienti dai cinque continenti, che animeranno il REF2022 con un programma di musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitali e creazioni per l’infanzia. 74 giorni di programmazione con 80 spettacoli e 155 repliche in 18 spazi a Roma.
Il mood che anima il festival quest’anno è quello della vocazione umanitaria dell’arte, quella trasmissione libera di idee su cui si fonda il dialogo culturale, oggi più che mai minacciato dalla violenza della guerra. Romaeuropa vive con repulsione ogni aggressione militare e rilancia l’anelito di pace attraverso il potere sconfinato e salvifico dello spettacolo, di cui le artiste e gli artisti sono portavoce.
Uno slancio di speranza che asi articolerà in una sedie di dialoghi tra passato, presente e futuro, e non solo.
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IN DIALOGO CON LA STORIA

L’edizione 2022 prevede il confronto con alcune delle pietre miliari della cultura del Novecento. L’iconica Berliner Ensemble ad esempio, fondata da Bertolt Brecht, arriva a Roma diretta da Barrie Kosky, tra i massimi registi teatrali e d’opera viventi, per presentare un nuovo allestimento de L’Opera da tre soldi. L’ensemble ICTUS, tra le più prestigiose formazioni belghe, nella serata conclusiva del festival eseguirà integralmente, insieme a Collegium Vocale Gent e alla voce narrante di Suzanne Vega, il capolavoro di Philip Glass Einstein On The Beach mentre il compositore e regista tedesco Heiner Goebbels si confronterà con i testi di uno dei più grandi talenti-outsider dell’arte europea del XX secolo, Henri Michaux.
Sul fronte della danza spazio a Dance Reflections by Van Cleef & Arpels, il progetto attraverso il quale la celebre Maison sostiene artisti ed istituzioni nella diffusione del patrimonio coreografico. Sarà proprio Dance Reflections by Van Cleef & Arpels a presentare la nuova pièce del coreografo francese Noé Soulier che, in un’opera site-specific itinerante, si confronta con l’architettura e la storia dell’Accademia di Francia a Roma. In Drumming invece, la coreografa Anne Teresa De Keersmaeker, insieme ad ICTUS, affronta l’omonimo capolavoro di Steve Reich mentre Sasha Waltz si cimenterà con In C di Terry Riley, composto nel 1964 e considerato il primo pezzo di musica minimalista.
La coreografa francese Maud Le Pladec insieme al musicista Pete Harden, si propone di ricomporre la Sinfonia Incompiuta N.8 di Schubert in differenti sequenze di variazioni musicali e coreografiche, mentre il regista Benjamin Abel Meirhaeghe, insieme al musicista (Jesse) Doon Kanda metterà in scena i Madrigali Guerrieri et Amorosi di Claudio Monteverdi. Il coreografo italiano Enzo Cosimi torna al REF con l’intera Orestea – Trilogia della Vendetta mentre la regista Martina Badiluzzi utilizzerà il mito di Penelope per proseguire la sua ricerca intorno alle identità femminili. La magia della scena è protagonista infine di Room, la nuova creazione di James Thierrée che si cimenterà, per la prima volta, in una creazione di teatro musicale radunando sulla scena un ensemble di tredici musicisti e danzatori impegnati a trasformare una stanza in un luogo onirico.
Un dialogo con il presente

Il nostro presente deve ricordarsi sempre delle numerose identità nazionali vissute nei secoli passati, spesso cancellate dalle narrazioni che ci hanno tramandato: gli artisti di Romaeuropa Festival 2022 tentano quindi, con le loro performances, di ricostruire, oggi, un più ampio patrimonio culturale e umano. Il coreografo Roduan Mriziga dirige Dorotheé Munyaneza in un assolo in cui si mescolano rituale, danza, canto e poesia per riscrivere la memoria delle popolazioni del Nord Africa; l’icona della danza Sudafricana Robyn Orlin porta in scena otto interpreti della sua compagnia Moving Into Dance per raccontare l’energia dei risciò Zulù e la loro creatività. Dal Brasile il coreografo Bruno Beltrão torna con la sua compagnia Grupo de Rua per rispondere attraverso la scrittura coreografica alle pratiche repressive dell’estrema destra.
La compagnia messicana Lagartijas Tiradas al Sol propone invece due differenti spettacoli che indagano il concetto di democrazia a partire dal retroterra culturale e storico del proprio paese (Tiburón) e quello di rappresentazione e auto-finzione nel più personale Lázaro. Il regista Rabih Mroué in Riding on a Cloud dà vita ad una ricostruzione della guerra civile libanese e degli attuali sviluppi sociali e politici in Libano. Per quanto riguarda la storia italiana Renato Sarti, con la consulenza dello storico Mimmo Franzinelli, ricostruirà gli eventi che, nel contesto della grave crisi politica e sociale, resero possibile la Marcia su Roma e le vicende che ne seguirono.
Un dialogo con il futuro

Uno sguardo al futuro: l’attenzione del REF alle nuove proposte della scena nazionale prende vita in Anni Luce, la sezione a cura di Maura Teofili che scommette sul sostegno alla creatività under30, ponendo al cuore del suo operare il progetto Powered By REF. Si tratta di un’opportunità di sostegno, formazione e sviluppo dedicata a giovani artiste ed artisti che operano nel campo della ricerca teatrale e della performance. Tre i nomi selezionati da questa terza edizione del festival: Greta Tommesani con CA.NI.CI.NI.CA, Elena Bastogi con Senza titolo (mâcher ses mots), Matrice Teatro con Il dilemma dei cento girasoli fotovoltaici.
Torna, ancora nell’ambito di Anni Luce, la nuova edizione di Situazione Drammatica, il format dedicato alla nuova drammaturgia, ideato da Tindaro Granata. Novità assoluta per il 2022 è la definizione di una segnalazione speciale del REF che intende selezionare tra i testi presentati ai premi quelli particolarmente attenti a tematiche interculturali, assumendo così un ruolo attivo nel monitoraggio delle nuove proposte drammaturgiche.
Dancing Days è la sezione curata da Francesca Manica che raccoglie alcune delle più sorprendenti creazioni della scena coreografica europea. Tra i protagonisti la danzatrice e coreografa franco-malgascia Soa Ratsifandrihana, la francese Leïla Ka, il tedesco Philippe Kratz, l’olandese Andrea Hannes, il belga Cassiel Gaube e gli italiani Stefania Tansini e Pablo Girolami (in corealizzazione con Teatro Biblioteca Quarticciolo). DNAppunti Coreografici è invece il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 promosso e sostenuto dall’omonima retee di cui Romaeuropa presenta, all’interno della sua programmazione, la serata finale di premiazione e in prima nazionale il lavoro vincitore della scorsa edizione: Pas de deux di Jari Boldrini e Giulio Petrucci.
È dedicato infine agli artisti sotto i 36 anni residenti stabilmente all’estero il concorso-premio Vivo d’Arte, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il concorso è volto alla selezione di opere originali di creazione contemporanea sviluppate nelle discipline del teatro, della danza e della musica che abbiano a cuore il tema della contaminazione e dell’incontro con la cultura del paese di residenza.
Un dialogo tra generazioni

Nel segno dell’apertura ad un pubblico di tutte le età il Romaeuropa Festival 2022 amplia la sua offerta, ad esempio con la presenza della Compagnia Finzi Pasca e le atmosfere sognanti di Bianco su Bianco, una fusione di danza, teatro e acrobazie nella quale i due interpreti-attori-acrobati-clown dialogano con un suggestivo universo fatto di luci e di suon, raccontando con ironia le difficoltà della vita e il valore dell’amicizia e dell’amore.
Alle bambine e ai bambini dai sei anni in su sono invece dedicati i weekend di REf Kids & Family. L’olandese Zonzo Company insieme ai musicisti del trio jazz De Beren Gieren accompagnerà il giovanissimo pubblico alla scoperta del grande jazzista Thelonious Monk, mentre Consorzio Balsamico racconterà in Questi pochi centrimetri di terra una storia di fuga e accoglienza. Compagnia Quattrox4 tornerà con una nuova produzione di circo contemporaneo mentre Factory Compagnia Transadriatica rileggerà la storia del pifferaio di Hamelin.
Concerti

Tanti i concerti che animeranno questa edizione del Romaeuropa Festival. Il pluripremiato compositore e produttore Ólafur Arnalds presenta nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica (in corealizzazione con Spring Attitude Festival) il suo monumentale album Some Kind of Peace per l’unica data italiana del suo tour europeo; dal Giappone il maestro Ryoji Ikeda indaga, con music for percussion n.2, il mondo delle percussioni e la purezza del suono da loro prodotto. La sezione Digitalive, a cura di Federica Patti, è dedicata all’indagine delle sonorità sperimentali ed elettroniche, come quelle di Distantia di Franz Rosati, il live di Libby Heaney con Nabihah Iqbal in collaborazione con RE:Humanis, la performance Beneath The Neural Waves di Sofia Crespo and Entangled Others Studio e l’augmented reality sculpture di Auriea Harvey.
Alla sezione LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci il compito di esplorare, con uno sguardo volto alla parità di genere e all’inclusività, le nuove sonorità pop e urban nella musica italiana. Tra le protagoniste la cantante e performer italo-marocchina LaHasna, la cantautrice iraniana NAVA e la producer e songwriter LNDFK, cresciuta a Napoli e figlia di due diverse culture (madre italiana e padre arabo). Completa la sezione Eclissi Talk, uno speciale waiting for Coming Out Day realizzato in collaborazione con il Gay Center per portare in scena i racconti dell’omonimo podcast ideato da Pietro Turano e prodotto da Cross Production: storie di rivincita di persone lgbtq+ accompagnate da un dibattito in sala alla presenza dei protagonisti del podcast e da guests dal mondo della scena musicale e culturale italiana.
Si strutturano infine come veri dialoghi gli incontri de Le Parole delle Canzoni, il format ideato da Treccani che pone a confronto musiciste e musicisti con scrittrici e scrittori per dare vita a conversazioni intorno alla pratica della scrittura nell’ambito della scena cantautoriale e pop italiana (tra i protagonisti di questa edizione il cantautore Giovanni Truppi).
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Romaeuropa Festival 2022
Date:
dall’8 settembre al 20 novembre
Location:
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA – MATTATOIO – TEATRO ARGENTINA – TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO – TEATRO INDIA – TEATRO VASCELLO – MAXXI – VILLA MEDICI – TEATRO VITTORIA
Info: