Anno nuovo, cibo nuovo: i ristoranti da scoprire nel 2023

i ristoranti da scoprire a Roma nel 2024

La guida ai ristoranti più interessanti a Roma e non solo

2023. Tra una settimana arrivano a Roma i tuoi migliori amici. Il tuo fidanzato/a. I tuoi genitori. Dove li porti a mangiare? Brividi, ansia e timore di deludere le aspettative prendono il sopravvento. Ma non temere, ad aiutarti ci pensiamo noi che per il nuovo anno abbiamo stilato una lista delle neonate, o recentemente rinnovate, insegne capitoline che più di tutte meritano la visita di romani e avventori di passaggio.

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Almatò

Via Augusto Riboty, 20/c (Prati)
06.69401146
almato.it
almatò ristorante

Succo concentrato delle idee di tre giovani amici, Alberto, Manfredi e Tommaso, nati e cresciuti sui campi di rugby, Almatò è l’insegna più in fermento della Capitale. Nel cuore del quartiere Prati, Almatò si presenta come un luogo che promette grandi assaggi, dinamici e pieni di contaminazioni dal Sud America. In un’atmosfera intima, calda ed elegante, fatta di pochi tavoli lasciati nudi ed essenziali si gustano piatti complessi ma diretti. Un esempio? Risotto, coniglio, rosmarino e ginepro o l’astice con topinambur, limone e rhum. Due i menu degustazione, rispettivamente a 75 e 100 euro, a cui si aggiunge l’opzione alla carta ed una selezionata carta dei vini.


Pulejo

Via dei Gracchi 31/33 (Prati)
06.85956532
pulejo.it
Pulejo ristorante roma

A nemmeno un anno dall’apertura, Pulejo, l’insegna gastronomica di Davide Puleio, chef e patron, conquista la stella Michelin e conquista il cuore dei romani. Come? Proponendo piatti nostalgici, dall’apparente e disarmante semplicità. Eleganti, dritti al punto, da affondare intorno alle atmosfere boschive di un salotto di casa si assaporano “Peperone come manzo”, ossia un peperone lasciato ossidare, “macinato” e condito con capperi, acciughe, origano e rucola e Risotto MI – RO, ossia un risotto alla milanese con royale di coda alla vaccinara, omaggio a Roma ma anche a Milano, città che per prima ha insignito Davide della stella Michelin. Due i menu degustazione disponibili da 5 e 7 portate a 70 e 90 euro a cui si aggiunge la possibilità di abbinamento di 3 o 5 calici. Il servizio è professionale e puntuale, accompagnato da una cantina giovane e ricercata.


Sintesi (Ariccia)

Viale dei Castani, 17, Ariccia
06.45557597
ristorantesintesi.it
ristorante sintesi ariccia

Ariccia brilla da quest’anno, enogastronomicamente parlando, di luce propria. Perché? Perchè, in silenzio, a testa bassa, con umiltà e rigore Sara e Carla Scarsella e Matteo Compagnucci hanno conquistato l’ambito riconoscimento della stella Michelin. Dove? Nella loro Sintesi, insegna che punta ad eliminare il superfluo, a sintetizzare e riassumere nel piatto il buono che c’è nel mondo. Ed è infatti un percorso fatto di passione, studio, esperienze, viaggi e sogni a tradursi in un menu essenziale, di ritorno al gusto ed alle buone materie prime, ecosostenibili, rubando tecniche orientali e metodi di conservazione nord europei. Tra i piatti che meritano l’assaggio ci sono i bottoni di bieta ripieni di acidello in brodo di fungo porcino ed il risotto affumicato, battuto di pecora e polvere di alloro. Ma per immergersi al meglio nella filosofia di Sintesi vi consiglio di optare per uno dei due menu degustazione disponibili. La cantina conta un numero limitato di etichette che mutano e si alternano al cambiare della stagione. A loro si aggiunge una selezione di succhi e kombucha per un pairing fuori dal comune. Grande attenzione a proposte vegetariane e vegane e al mondo della panificazione.


Enoteca L’Antidoto

Vicolo del Bologna, 19 (Trastevere)
342.3006808
enotecalantidoto.com
Enoteca L'Antidoto Roma Trastevere

Nel cuore di Trastevere, a pochi metri da Piazza Trilussa, Enoteca L’Antidoto è un wine bar che dal 2020 stupisce per una selezione dei vini controcorrente e una proposta food pop, nuda e cruda. Si sceglie la bottiglia dallo scaffale e la si degusta da sola o assieme a tanti piccoli assaggi, di salumi, formaggi e materia prima di stagione lavorata espressa nella piccola cucina a vista.


Forno Conti

via Giusti, 18 (Esquilino)
06.2757595
fornoconti.co
Forno Conti

Dalla volontà di Sergio Conti a novembre 2021 apre Forno Conti, un panificio (e molto di più) nel cuore del quartiere Esquilino. In un ambiente dalle atmosfere essenziali, a tratti finlandesi, si acquistano e gustano in loco ricette internazionali, italiane, scandinave e anche francesi. Dalle veneziane e pane e burro e marmellata di more, a cardamom bun, croissant e pain au chocolat passando per baguette, pane di segale, ai cereali e alle noci, da Forno Conti ce n’è per tutti i gusti. Intrigante la pausa pranzo con rustici, quiche e pizzette. Da non sottovalutare il caffè specialty di Aliena, la coffee roastery nata a Montesacro dall’esperienza di Faro.


Ristorante Campocori – Hotel Chapter

Via di S. Maria de’ Calderari, 47 (quartiere ebraico)
06.89935351
chapter-roma.com
Ristorante Campocori - Hotel Chapter

All’interno dell’Hotel Chapter, fra gli esemplari più interessanti, poliedrici e contemporanei della biodiversità alberghiera capitolina, si nasconde Campocori, insegna ispirata ai classici ristoranti italiani della New York anni ’30, i cui interni sono stati progettati dal pluripremiato Interior Designer sudafricano Tristan du Plessis. Ed è in questo luogo scuro e lussuoso ma non formale e rigido, che si assaggia una cucina divertente e giovane specchio del suo chef, Alessandro Pietropaoli. Da provare sono il risotto al pino mugo con coscette di rana e lavanda, nonchè la Minestra del Porto di Anzio, omaggio alle origini dello chef, ed il Rombo cotto direttamente in crepinette e abbinato a cavolfiore, quinoa ed erbette di campo.


Roland – Palazzo Brancaccio

Via Merulana, 248 (Santa Maria Maggiore)
06.31709953
spaziofield.com
Roland - Palazzo Brancaccio

E’ fresca, ma già molto apprezzata, l’apertura di Roland, ristorante fine dining all’interno di Spazio Field, Galleria d’arte e centro multiculturale dentro Palazzo Brancaccio. A firmare l’intero progetto, Andrea Azzarone, imprenditore romano già operativo nel mondo della ristorazione che per questa nuova avventura ha deciso di affidare la cucina a Carlo Alberto D’Audino, chef calabro siciliano con alle spalle studi artistici prima di passare alla cucina. E dunque, a cena, in sale ornate da stucchi e tele del 1400 e disegni di Francesco Gai, storico artista della famiglia Brancaccio, si gustano piatti come “Migrando nel Sud Italia”, ossia Torcione di Foie Gras, cipolle di Tropea, pistacchio e pan brioche o “Omaggio a Roma”, con lo Spaghettone di Senatore Cappelli, burro di Normandia, alici e katsuobushi. Due i percorsi degustazione, “Essentialis” in 5 atti a 110 euro, e “Ad Maiora Semper” in 7 atti a 150 euro con possibilità di abbinamento vino. Da provare anche tutta la drink list.


Giano – WRome

Via Liguria, 28 (Veneto)
06.894121
gianorestaurant.com
Giano - WRome

All’interno del W Rome, hotel ricco di vitalità romana, raffinato ed informale al contempo, popolare ma comunque non per tutti, si nasconde il ristorante Giano con la consulenza dello chef pluristellato Ciccio Sultano. Il menu del ristorante Giano è diretta espressione della Sicilia, con sapori forti ed eleganti, e allo stesso tempo internazionali. Al centro di tutto l’olio, il grano e il sale declinati in creazioni strepitose dalla colazione alla cena passando per il pranzo e l’aperitivo. Da provare la sera la tartare di tonno, lo spaghetto Taratata o ancora il rombo sull’osso. Intriganti i secondi da condividere assieme a mille varietà di contorni di stagione. Da non perdere i dolci.


San Baylon – Palazzo Ripetta

Via di Ripetta, 232 (Centro Storico)
06.3222381
sanbaylonroma
San Baylon - Palazzo Ripetta

San Baylon è il nuovo salotto del gusto dove la cucina dell’Executive Chef Marco Ciccotelli incontra la pasticceria d’autore di Giuliano Marzullo e Giuseppe Solfrizzi di Le Levain, boulangerie molto amata nella capitale. La cornice è Palazzo Ripetta, accogliente salotto d’inizio Novecento rivisto e coretto in veste di hotel di lusso, tra sofà in velluto, tavolini bijoux, marmi pregiati, foto d’epoca ed altrettante opere d’arte contemporanea. Ed è proprio qui che si sperimenta una cucina libera dai paletti gourmet, capace di mescolare i sapori della tradizione italiana con l’ospitalità contemporanea. Da provare il Carciofo e la sua scarpetta, il rigatone cacio e pepe o ancora la tartare di ombrina e ovviamente i dolci. Tra tutti il Mont Blanc con meringa ripiena di gel e mousseline di marroni, ricoperta da chantilly e spaghetti di marroni. Imperdibile la sosta al Baylon Cocktail Bar , insegna targata The Jerry Thomas Project, con le capaci mani di Desirè Verdecchia.


Alto Ristorante e Cocktail Bar

Via Pietro Cossa, 1B (Prati)
06.42984023
altococktailbar.com
Alto Cocktail Bar

Alto, nuovo locale all’interno del The First Musica, terzo boutique hotel 5 stelle del Gruppo The First, si amplia diventando anche ristorante. Con il suo intrigante format continuativo, dalle 18:00 fino al dopo cena, Alto accoglie i clienti per aperitivi e proposte del ristorante o anche semplicemente per degustare una bollicina o un drink. A caratterizzare l’insegna sono gli ampi spazi con vedute senza confini, nonché l’eleganza degli arredi nei toni del grigio e dell’oro al sesto e settimo piano; per poi scendere al quinto piano e ritrovarsi in un vero e proprio giardino d’inverno in cui gustare una cucina di pesce. Da Alto il menù è smart dalle 18:00 fino alle 20:00 con prodotti di eccellenza quali ostriche gillardeau, patanegra, sashimi, salumi, mozzarella di bufala alla brace e le pizze di Jacopo Mercuro, mentre dalle 20:00 la proposta è in linea con l’alta ristorazione supervisionata dal Restaurant Manager Davide Fresiello e firmata dall’Executive Chef di Acquolina, Daniele Lippi. Da provare il plateau di crudi, le tartare del giorno, i moscardini alla vaccinara o ancora pasta fresca all’astice, caviale e limone e pescato del giorno.

Alto però è anche mixology, musica ed eccellenze: tutte le sere troverete Dj Set, tavolo sociale e un bancone dedicato all’offerta Mixology che per l’occasione raddoppia tra ristorante e terrazza. Il Bar Manager, Mauro Cipollone, ha studiato una nuova Drink List comprensiva di 5 signature dedicati ai 5 sensi.


Freni e Frizioni Draft

Via Sforza Pallavicini, 12 (Prati)
388.1832577
freniefrizionidraft
Freni e Frizioni Draft

La punk attitude di Freni e Frizioni, street bar trasteverino per antonomasia, approda anche nel quartiere Prati in una nuova veste con un tocco ricercato e minimale. Così nasce Freni e Frizioni Draft, concept bar focalizzato sulla proposta di drink premiscelati e serviti alla spina, ma anche un nuovo indirizzo per la pizza e i lievitati salati di qualità. Il locale di Luca Conzato, Cristian Bugiada e Riccardo Rossi, vuole essere veloce e dinamico, all’avanguardia e creativo. Una decina i cocktail ready to drink da provare a cui si aggiunge anche una selezione di birre alla spina dai prezzi più che onesti. E gli stessi cocktail sono disponibili in lattina. Zero fronzoli per la pizza ed i fritti da divorare all’ombra di un drink in un contenitore contemporaneo e di design di più di 300 mq.


Bar Bozza

Via Giulio Rocco, 27 (San Paolo)
348.8970047
instagram.com/barbozza_ig/
Bar Bozza

A pochi passi dalla Basilica di San Paolo, Fabio Macrì e Mauro Lenci hanno trasformato una vecchia copisteria in un’enoteca giovane e conviviale dove bere vino di qualità, tutto a fermentazione spontanea, da affiancare ad assaggi di cucina di stagione. Il suo nome? Bar Bozza. Gli infissi rossi vi colpiranno sin da subito tanto quanto porte e pavimento in ricordo del passato del luogo.


Ruma

Via di Parione, 13 (Centro Storico)
06.89471435
rumabottegaecucina.com
Ruma

Ruma, bottega e cucina agricola, porta la campagna in Via di Parione, a pochi passi da Piazza Navona. Nuovissima, l’insegna è frutto delle menti di Matidia e Guido Pallini, fratello e sorella con alle spalle una storica azienda di famiglia legata alla terra da secoli e rilanciata negli ultimi anni da entrambi, mantenendo il focus sempre sul benessere animale. E dall’azienda alla bottega il passo è stato breve. Legno per i tavoli e acciaio per il bancone dei formaggi sono gli elementi cardine del locale, piccolo ma ben organizzato. Qui si possono degustare i formaggi classici della Bufala come mozzarella, ricotta, burrata e quelli più stagionati quali fiore di Capalbio, robiola speziata, francescano. Da non perdere il gelato di Bufala e la carne di bufale allevate in stato semibrado e una piccola offerta di Maremmane, allevate totalmente allo stato brado. La scelta della proposta gastronomica è pensata per gli assaggi e la condivisione, a partire dalla colazione con ricotta abbinata a miele o marmellata e pane caldo ma anche yogurt di Bufala con frutta fresca o secca o, ancora, crostini con formaggi, verdure e prosciutto toscano. Per il pranzo e la cena taglieri di salumi e formaggi, polpettone, gnudi, roast beef di Bufala, ortaggi e verdure che completano l’offerta. Non mancano inoltre i dolci ed una piccola selezione di vini naturali.


Dogma

Piazza Zama, 34 (Appia)
06.86679819
ristorantedogma.com
Dogma

Giovani, neanche trentenni, Gabriele Di Lecce e Alessandra Serramondi, coppia nel lavoro e nella vita, a febbraio 2022 hanno aperto Dogma, un ristorante di pesce che ruota attorno alla brace, nel quartiere San Giovanni. Lui in cucina, lei in sala, stupiscono con piatti solidi ed una accoglienza competente e frizzante al contempo. La cucina di Gabriele è creativa ma con i piedi per terra. C’è grande attenzione al pesce locale e alle verdure dell’orto di famiglia a Maccarese a cui si aggiungono pane e dolci, che sono tutti fatti in casa, con farine selezionate siciliane macinate in un piccolo mulino casalingo. Da non perdere “L’ostrica a modo nostro”, il pastrami di tonno e ancora gli spaghetti alla chitarra e pesce da zuppa ed il pescato del giorno alla brace. La carta dei vini presenta una proposta in continuo divenire, attenta e etica con produttori che lavorano per lo più in naturale.


My Tale

Piazza degli Zingari, 4 (Monti)
06.87165577
mytalerome.com
My Tale Roma

È di recente apertura nel cuore di Roma, a Rione Monti, il nuovo Boutique Hotel 4 Stelle “MyTale Creative Academy Hotel Rome”, un edificio indipendente con 12 camere sviluppate su cinque piani da terra a cielo. Lo stile, il design, i materiali e i colori richiamano gli anni 20 e lo stile Liberty. Ma MyTale Hotel è anche RI.One Restaurant & Cocktail Bar con più offerte differenziate. Al piano terra c’è la Sala Thais con i suoi 30 coperti ed il Drink Lab con cocktail Pre-Batch, quindi preparati in ampolle di vetro quasi fossero alla mescita, e ancora la Caffetteria con Specialty Coffee frutto della collaborazione con Faro Caffè. Infine al terzo piano, si arriva al Dionisio Rooftop con ristorante e cocktail bar che regala un affaccio esclusivo e riservato tra gli antichi palazzi. La proposta gastronomica del ristorante RI.One in terrazza diventa sharing attorno ad un menu di 14 portate che si sradicano dalle classiche strutture: via antipasti, primi e secondi. Maritozzo, crucifere, cozze e limone, Baccalà, mandorle, gin e tamarindo, Gnocchi, burro, alici e ‘nduja o ancora Seppia, cicerchia e ortica e Tartelletta, crema all’olio evo, pinoli e fichi sono alcune degli assaggi in carta. Un gustoso appuntamento è il Brunch domenicale che con il suo menu fisso ma settimanale si presenta nella versione di un brunch all’italiana. Ricercata la cantina, fatta di soli vini naturali.


Follie – Villa Agrippina Gran Melià

Via del Gianicolo, 3 (Gianicolo)
06.925901
melia.com
Follia - Villa Agrippina Gran Melià

Oltre la Carbonara. Da pochissimo il celebre chef romano Luciano Monosilio guida le cucine del ristorante Follie all’interno di Villa Agrippina, Gran Meliá, il luxury resort urbano di Roma, incluso nel circuito Leading Hotels of the World e Virtuoso Travel Network. Dunque al Gianicolo, con vista su Castel Sant’Angelo, l’hotel romano, si veste della proposta enogastronomica d’autore, corposa ed internazionale, che unisce Roma al resto del mondo. Menu degustazione o à la carte, cantina selezionata e ampia sono alla base della proposta che si basa sul semplice “far bene”. Far bene da mangiare: cucinare prodotti del territorio, dal pesce di lago e di fiume, vedi la Fish Lake con pesce di lago e uova di coregone, al manzo razza Marengo di Civitavecchia servito con lattuga, tartufo nero pregiato e salsa xo.


Acquolina

Via del Vantaggio, 14 (Popolo)
06.3201590
acquolinaristorante.it
Acquolina

Acquolina è il ristorante gourmet, ora due stelle Michelin, che si trova all’interno dell’Hotel The First Roma Arte, nel cuore di Roma. Qui il giovane e talentuoso chef Daniele Lippi sperimenta una cucina mediterranea contemporanea, fatta di cultura, ricerca e tecnica. Guardando al Mediterraneo come ad un mare che da secoli unisce popoli, tradizioni e culture diverse, Lippi elabora piatti pieni di sorprese e contaminazioni sconosciute ai più. Dalla ventricina di tonno al gambero rosso con latte di pecora fermentato per arrivare allo spaghettone con ceci e scampo o quello con la rosa canina e al dolce Costantinopoli, tutto è pensato nel dettaglio, dalla cucina alla presentazione in sala. Due i percorsi degustazione, “Periplo” e “Anabasi e Catabasi” con possibilità di wine pairing. Il servizio è puntuale e formale il giusto. La cantina ampia e dal grande respiro internazionale.


Enoteca La Torre a Villa Letitia

Lungotevere delle Armi, 22 (Mazzini)
06.45668304
enotecalatorreroma.it
Enoteca La Torre a Villa Letitia

Ricercatezza, professionalità ed alta cucina nel cuore della Capitale. Questi i punti cardine del ristorante Enoteca La Torre, ristorante due stelle Michelin all’interno del lussuoso hotel Villa Laetitita. Piatti di grande impatto e servizio accurato in un ambiente esclusivo scandiscono i tempi del pranzo. Lo chef Domenico Stile, tra i più giovani in Italia ad ottenere le due stelle, originario di Gragnano, offre piatti concreti e mediterranei, prevalentemente a base di pesce come il Risotto ai limoni, cannolicchi, vongole veraci, asparagi e yogurt . Quattro i possibili percorsi degustazione, “Quello che desideri dalla nostra carta”, “Battuta di caccia”, “Un viaggio a occhi chiusi” e “Movimento” a cui si aggiunge una carta dei vini ampia e approfondita gestita dal sommelier Rudy Travagli.


Bottega Tredici

Via dei Falegnami, 14 (quartiere ebraico)
06.92118505
bottegatredici.it
Bottega Tredici

In un angolo del Ghetto di Roma, Bottega Tredici è il ristorante di tre giovanissimi che su porcellane ideate su misura offre piatti concreti ma non pesanti, romani ma non autarchici, attuali ma non banali. Loro sono Roberto Bonifazi, Francesco Brandini e Daniele Gizzi, i primi due in cucina ed il terzo in sala. E qui, in un piccolo spazio dall’arredo contemporaneo ma non troppo, minimalista ma confortevole, racchiuso tra un pavimento a scacchi ocra e marrone, pareti chiare e tappezzate di grandi specchi e mensole ricolme di bottiglie, ed un soffitto in legno si mangiano piatti a dir poco eccellenti, fatti di materia prima stagionale e del territorio, tanto bella quanto buona. Attualmente in carta la focaccia di patate bruscata con lardo e funghi saltati nella loro crema, chutney di uva e scalogna e salsa al sedano o ancora l’intramontabile gnocco, pecorino, amatriciana e l’ottimo riso, ragu’ di cortile, salvia e ribes. Di ottima fattura anche i classici della tradizione romana e la carta dei vini, piccola ed in continua evoluzione.


Roots

Via Rodi, 16 (Prati)
06.39743393
facebook.com/RootsRistorante/
Roots Roma Prati

Nel quartiere Prati di Roma, quattro giovani ragazzi hanno dato vita a un piccolo ristorante con un’offerta contemporanea e golosa. Il suo nome, Roots, sottolinea il legame familiare che intercorre tra i proprietari ma soprattutto la filosofia della cucina: una ricerca di armonia con la terra. In cucina ci sono Alessandro Gentile e la compagna Martina Zennaro, sous-chef responsabile della panificazione e della linea dei dolci. Partendo da materie prime di estrema qualità sono sviluppati piatti intriganti, semplici solo all’apparenza. Tra gli antipasti meritano l’assaggio Funghi cardoncelli alla brace e cioccolato bianco, Risotto al parmigiano, jus di cipolla e olio al rosmarino ed ancora Diaframma bbq, salsa di rapa rossa e dragoncello. Imperdibili i dolci di Martina come la Focaccia alle mele cotte e gelato alla vaniglia ed il cestino del pane. In sala, invece, le sorelle gemelle di Alessandro, Giulia e Cecilia, curano un servizio familiare ed una piccola carta di vini prevalentemente naturali e di piccoli produttori. Il locale di circa 26 coperti è minimal, dai colori materici ispirati alla terra.

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