I migliori street food di Roma

I migliori street food a Roma

Street food romano: cosa mangiare e dove

Ovunque e a qualsiasi ora, ce n’è in grande quantità: lo street food o cibo di strada a Roma è di casa. Che sia un quadrato di pizza bianca farcito di mortadella, un supplì al telefono filante o un maritozzo straboccante panna, il mangiar di strada nella Capitale copre tutte le fasce orarie. Non solo è variegato, ma anche buono, molto buono. È famoso in tutto il mondo perché rassicurante e calorico, ma state tranquilli: non crea alcun senso di colpa. Ogni quartiere, ogni vicolo di Roma, offre almeno un cibo da portar via e mangiar cammin facendo. Ma ci sono alcune tappe imprescindibili, per romani e non.

SUPPLÌ

I migliori street food di Roma

I Supplì

Via di S. Francesco a Ripa, 137 (Trastevere)

Se andate a Trastevere non potete non conoscerlo. I Supplì di Venanzio sono storia e pura poesia. Si tratta di una piccola rosticceria che sforna dalla mattina alla sera pizza, fritti di ogni genere, pollo arrosto e primi del giorno. La fila è sempre tanta, ma ne vale la pena. Da acquistare e divorare a spasso sono i supplì in mille gusti: dal classico al ragù, all’innovativo cacio e pepe con scorza di limone, passando per quello ai moscardini o con il nero di seppia e i gamberi rossi crudi. Il venerdì c’è il filetto di baccalà in pastella mentre il giovedì gli gnocchi. Le tradizioni vanno rispettate, quindi anche voi, mi raccomando, non osate mangiare il supplì con coltello e forchetta.


I migliori street food di Roma

Supplizio

Via dei Banchi Vecchi, 143 (Corso Vittorio Emanuele)

Un grande cuoco, un grande oste, un grande conoscitore della storia culinaria romana e laziale: questo è Arcangelo Dandini, il pluripremiato chef e patron del ristorante l’Arcangelo di Roma. Tra i suoi piatti più famosi c’è il supplì, ribattezzato da lui stesso Supplizio. In carta, al ristorante, si concretizza in un tris di assaggi: supplì classico con rigaje di pollo, crocchetta di patate affumicate, crema fritta. La bontà e il successo di questo semplice antipasto si sono tradotte nel tempo in una vera e propria catena di locali che propongono pochi e semplici piatti da passeggio. Vi consiglio di provare il supplì, sia classico che nella variante aglio e olio, e poi crocchette e creme fritte come non ci fosse un domani.


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Eroi della Pizza

Piazzale degli Eroi, 4

Qui trovate pizza in teglia di tradizione, bassa e croccante e supplì eccellenti, tra i migliori della città. Li potete assaggiare nella versione classica o in varianti di stagione, da quella con zucchine, provola e speck a quella con pistacchio e mortadella. Ciò che conquista è la doppia panatura con pangrattato ottenuto dal pane autoprodotto e ancora il riso cotto al dente e ben sgranato. Sono buoni anche freddi!

PIZZA AL TAGLIO

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Pizzarium

Via della Meloria, 43 (Prati)

Gabriele Bonci, il Michelangelo della pizza secondo molti, ha stravolto il concetto di pizza al taglio proponendo nel suo locale pizze elaborate, cucinate, farcite di ingredienti di estrema qualità. Massima attenzione alla preparazione dell’impasto con un mix di farine integrali, di piccoli mulini della zona; massima attenzione ai condimenti, alla loro preparazione e abbinamento. Da Pizzarium non troverete mai lo stesso bancone con le stesse pizze: ogni giorno una nuova verdura, una nuova combinazione di sapori esce fuori da quel piccolo locale. Oltre alla pizza ci sono numerosi fritti da provare: supplì di spaghetti alla carbonara, crocchette e lingotti allo stracotto di pecora per citarne alcuni.


I migliori street food di Roma

Antico Forno Roscioli

Via dei Chiavari, 34 (Campo de’ Fiori)

Una vera e propria istituzione, un mostro sacro che da decenni a Roma non delude mai.
Il forno di Roscioli è una certezza per lo studente, l’impiegato ed il turista. La sua pizza bianca, semplice o farcita merita il viaggio, anche partendo dal polo opposto del mondo. Poi c’è la pizza rossa, pizze dai gusti più contemporanei, le pizzette e ovviamente i supplì.


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Foto di CoffeandLucas / RomediaStudio

Lievito Pizza, Pane

Viale Europa, 339 – Via Simone Martini, 6 (Eur)

Ha conquistato tutti con la sua pizza a taglio e il pane. Di chi parlo? Del giovane Francesco Arnesano, che anche nella nuova sede in zona Serafico di Lievito Pizza Pane, stupisce con pizze dalle lievitazioni puntuali e i condimenti selezionati. Vi consiglio di venire in pausa pranzo e farvi guidare dall’istinto nella scelta tra le varie pizze al taglio al bancone, dalle più tradizionali alle più innovative. Ottime sono in particolare quelle ripiene e le vegetariane. Non mancano i fritti, come la carbonara con la pasta, il supplì vegetariano, e poi tante ricette che cambiano come le fettuccine alla boscaiola e i tortellini, tutto panato e fritto.


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Pizza Chef

Via Clelia, 63a (Appio Latino)

La nuova casa di Pizza Chef, insegna che fa della pizza al taglio giustamente il suo vanto e bandiera, in zona Appio Latino è bella come non mai. Da gennaio il locale si è trasformato in una piccola boutique con anche tavoli interni per fermarsi a divorare con gusto fritti e pizza di qualità. Qui Mario Panatta e Sara Longo, convincono avventori e residenti del quartiere con la pizza con le polpette al sugo e curiose pizze di stagione arricchite di verdure di stagione e salumi e formaggi di piccoli produttori prevalentemente della zona. Molto buono è anche il loro supplì classico.


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Ruver Teglia Frazionata

v.le dell’Aventino, 46

Il 29enne Alessandro Ruver, per anni al fianco di Gabriele Bonci, da qualche mese ha aperto in zona Aventino il suo locale. Cosa offre? Ovviamente pizza, classica romana cotta in teglia, senza fronzoli. Un prodotto sincero che conquista per semplicità e qualità degli ingredienti. Come recita il nome del piccolo locale la proposta, è al trancio (non al taglio), con le teglie già porzionate. Pomodoro campano Gerardo di Nola, farine bresciane di Giorgio Belotti, verdure de La Piana di Alsium di Ladispoli e olio extravergine umbro di Flaminio, sono alcune delle materie prime selezionate da Alessandro per le sue pizze. Tra di loro impossibile non assaggiare la classica pizza rossa con il battuto di prezzemolo alla romana, la patate e mozzarella e la monumentale teglia al ragù di Chianina cotto al forno.


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Pantera

Circonvallazione Ostiense, 153 (Garbatella)

Pantera è la nuova pizzeria al taglio di Circonvallazione Ostiense, nello storico quartiere di Garbatella, dei fratelli Manuel e Nicolò Trecastelli, già amatissimi al loro Trecca e al wine bar con cucina Circoletto. In questo piccolo locale servono esclusivamente pizza in teglia bassa, croccante e felicemente unta e supplì. Familiare e conviviale è l’atmosfera così come il gusto delle pizze, semplice e sfacciatamente buono. Crostino cotto e mozzarella, rossa con “con le erbette” (ovvero una salsa verde al prezzemolo e aglio), patate e ancora fiori e alici. Cosa chiedere di più?


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Gianni Pizza al Mattone

Via dei Monti di Primavalle, 169 (Primavalle)

Il mito della pizza al pala è Giovanni Antonelli, per tutti Gianni, 73enne dalle 9:30 di ogni mattina, da anni, dietro il bancone della sua pizzeria in zona Primavalle. Qui offre esclusivamente pizza bianca spaccata e farcita nei modi più disparati. Impossibile non assaggiare la ripiena di polpa di granchio, pomodori verdoni a fette, rucola e maionese, e quella con la frittata di zucchine. Da Gianni al Mattone c’è il presepe tutto l’anno, anche ad Agosto.

MARITOZZO

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Pasticceria Regoli

Via dello Statuto, 60 (Esquilino)

Resiste alle mode e si conferma punto riferimento per i maritozzi romani. Regoli all’Esquilino propone un eccellente maritozzo quaresimale senza panna ma con l’uvetta. Le dimensioni sono immense e il gusto classico, con panna spatolata. E quando finiscono? La serranda si chiude.


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Bar Pasticceria Romoli

Viale Eritrea, 142

Altro riferimento inossidabile per la pasticceria classica a Roma è Romoli, aperto nel 1954 in Viale Eritrea. Ottimo il caffè, i prodotti tanto da colazione quanto per il fine serata (chiudono alle 2 di notte). Tra tutto spicca il maritozzo talvolta anche ripieno di cioccolato o di crema e ancora la Gabriella, alla crema, zucchero e cannella, un lievitato unico nel suo genere.


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Faro

Via Piave, 55 (Nomentano)

Non solo ottimo caffè specialty. Faro si difende molto bene anche sul fronte pasticceria. Qui si sfornano eccellenti ciavattoni e, naturalmente, maritozzi, classici e anche in versione di maritondo, con il medesimo impasto, però rotondo e farcito di crema oppure glassato al rocher, e di maricordo, con crema al limone e pinoli, ispirato alla torta della nonna.

TRAPIZZINO

I migliori street food di Roma

Trapizzino

Via Giovanni Branca, 88 (Testaccio) – Piazzale di Ponte Milvio, 13 – Piazza Trilussa, 46 (Trastevere) – Piazzale delle Provincie, 9 (Bologna)

La pizza che incontra i classici della cucina romana. La pizza che incontra i classici sughi della cucina romana, quelli che normalmente colerebbero da ogni parte. Questa la geniale idea di Stefano Callegari. Il trapizzino non è nient’altro che un angolo di pizza bianca, scavato e farcito di polpette, pollo alla cacciatora, seppie e piselli e tanto altro ancora. Il trapizzino vi permetterà di mangiare piatti che normalmente gustereste al tavolo, in piedi, per strada, su una panchina e sopratutto, con il companatico incorporato.

PANINO CON LA PORCHETTA

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La Norcineria Iacozzilli

Via Natale del Grande, 15 (Trastevere)

Nel cuore di Trastevere, Iacozzilli si impone come la norcineria per eccellenza con il miglior panino alla porchetta di tutti i tempi: la giusta speziatura e cottura della carne rendono il panino godurioso, adatto a qualsiasi ora del giorno, anche per colazione. Ottimo è anche il prosciutto crudo dentro la pizza bianca farcita al momento.

BACCALÀ

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Dar Filettaro

Largo dei Librari, 88 (Campo de’ Fiori)

Il pesce re delle tavole romane è senza dubbio il baccalà. L’unico modo per rendere il filetto di merluzzo dissalato è friggerlo. A Roma si fa in pastella e lo si mangia a spasso per i vicoli. Il migliore e più famoso filetto di baccalà in pastella lo trovate Dar Filettaro a Campo dei Fiori. Frittura asciutta, salatura corretta e materia prima degna di nota sono i tre addendi essenziali per un risultato perfetto.

PANINI DI PESCE

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Pescaria

  Via Leone IV, 14 (Prati)

Un fast food gourmet pugliese. Una realtà nuova per la Capitale ma già molto ben conosciuta tanto all’estremo sud – Polignano a Mare e Trani – quanto all’estremo nord – Milano, Torino e Bologna. Pescaria vi farà innamorare con i suoi panini di mare sofisticati e golosi al contempo. Il pesce è sostenibile: ombrina, orata, spigola Cromaris e Cobia sono di altissima qualità, allevati in ambienti privi di stress e senza ormoni, coloranti e pesticidi. E i condimenti? Il famoso panino col polpo fritto viene arricchito da rape aglio e olio, mosto cotto di fichi, ricotta e pepe, olio alle alici. Oltre ai panini è possibile ordinare fritti di mare, crudi, tartare e insalate. Tenete sempre d’occhio il menù stagionale che nasconde piacevoli novità.


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Stupisci

Via Bellinzona, 11 (Trieste)

Nel quartiere Trieste ha recentemente aperto un piccolo locale che oltre a mettere a disposizione uno spazio per mangiare in loco, funziona da laboratorio per preparare tutti i piatti che vengono venduti tramite il servizio di delivery. Il menù si focalizza sui panini di pesce ma oltre a questi potete trovare tartare e arancini di pesce. Tra i panini più richiesti c’è il “Polpo al cuore“ ossia polpo croccante, iceberg, ‘nduja di maialino nero, guacamole, miele al bergamotto di Reggio Calabria. I prodotti utilizzati sono di estrema qualità: il pane è di Roscioli mentre il pesce sempre fresco del mercato.

MERCATO

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Mercato Testaccio

Via Aldo Manuzio (Testaccio)

All’interno del Mercato di Testaccio troverete numerosi stand che offrono street food. Tra i vari non potete lasciarvi scappare Mani In Pasta e Mordi e Vai. Il primo offre pasta fresca all’uovo cotta al momento e condita con sughi della tradizione che variano ciclicamente; il secondo panini farciti di secondi piatti tipici della tradizione romana come la trippa, le polpette al sugo, la lingua in salsa verde e la coratella d’abbacchio.


I migliori street food di Roma

Mercato Centrale

Via Giovanni Giolitti, 36 (Termini)

A Stazione Termini, Mercato Centrale racchiude in sé il meglio che la ristorazione romana, espressa, può offrire. Ci sono i trapizzini di Stefano Callegari, i supplì e fritti di Arcangelo Dandini, lo smashburger di Bastianich, la pizza di Marco Quintili, e ancora gelato, sushi e molte altre specialità .


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Mercato Casal de pazzi

Viale Locke

Riqualificato nel 2017, grazie al progetto Mercati d’Autore, il mercato rionale di Casal de’ Pazzi, è un punto di riferimento commerciale e di aggregazione grazie alle aree dedicate al food. Da menzionare è il box 32 con Rudy Ruggeri che nel 2020 ha dato vita a Bottega Pasolini, una formaggeria, con prodotti a filiera corta, artigianali, biologici. Qui potete accomodarvi ai tavoli in legno e assaggiare taglieri con prodotti selezionati della bottega, da accompagnare a vino naturale.


Mercato Flaminio

Via Flaminia, 60

A pochi passi da piazza del Popolo, il mercato rionale in via Flaminia, risalente ai primi del Novecento, conta alcuni banchi, dalla macelleria, alla pescheria passando per il negozio di alimentari con specialità come trecce di mozzarella di bufala e tielle di Gaeta. Validissima la pausa pranzo dagli chef di Gramigna – Resistenza culinaria, tra hamburger, panini e paste della tradizione romana, passando per taglieri e insalate. Con la bella stagione sono anche aperti per l’aperitivo.


Mercato Trionfale

Via Andrea Doria

In via Andrea Doria, a pochi passi dai Musei Vaticani, Mercato Trionfale è il più grande mercato di Roma e conta, infatti, 273 banchi. Per una pausa gourmet, al box 102 ci sono Ivo e Arsenio e la loro porchetta di Ariccia da mangiare nel cazzottino, una pagnottella ben cotta e croccante. Altro punto di riferimento al mercato è la Pescheria Duca, presente dall’87 con pesce fresco, ma anche con diverse proposte tra crudité, primi piatti e secondi. Per una degustazione di formaggi, fermatevi da Beppe Giovale, spin off di Beppe e i suoi formaggi.

ETNICO

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Jiamo Lab

Via Bergamo, 15 (Porta Pia)

Nel locale di Chen Hu a due passi da Porta Pia, Jiamo Lab, si mangiano eccellenti Jia Mo, simil sfogliatelle, tagliate a metà e farcite come un panino. Alla base c’è un impasto di farina e uovo, croccante, farcito di maiale stufato (questa la versione classica), manzo brasato, pollo alla piastra o verdure. Non mancano inoltre noodles con anatra alla pechinese e ravioli cinesi.

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