Alphonse Mucha. Il trionfo dell’Art Nouveau a Palazzo Bonaparte

Alphonse Mucha. Il trionfo dell'Art Nouveau a Palazzo Bonaparte

Un omaggio alla grazia e alla femminilità attraverso 150 opere. E un’ospite graditissima

La stagione autunnale delle mostre a Roma parte con un evento artistico davvero imperdibile: la monografica dedicata al maestro dell’Art Nouveau. Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione, allestita nelle sale di Palazzo Bonaparte a Roma fino all’8 marzo 2026.

Prodotta e organizzata da Arthemisia con la Mucha Foundation e i Musei Reali di Torino, in partnership con Generali Valore Cultura e la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, la mostra è curata da Elizabeth Brooke e Annamaria Bava.

Oltre 150 opere da ammirare, realizzate dall’iconico artista ceco (parigino d’adozione), leader indiscusso dello stile sinuoso e raffinato dell’Art Nouveau. Il percorso espositivo, diviso in 7 sezioni, include anche importanti opere archeologiche e rinascimentali, capolavori dell’Ottocento e del Novecento (con le opere di Giovanni Boldini e Saccaggi) oltre ad arredi, oggetti e gioielli Art Nouveau.

Alphonse Mucha. Il trionfo dell'Art Nouveau a Palazzo Bonaparte
Alphonse Mucha, Rêverie, 1897, Litografia a colori, 72,7×55,2 cm, Mucha Trust 2025

Tra le numerose sorprese che riserva questa mostra una riguarda il concept di allestimento, che offre un’esperienza sinestetica: un avvolgente connubio di luci, profumi, musiche ed effetti cromatici in grado di trasportare il visitatore in un viaggio nel tempo.

Un’ospite d’eccellenza: la Venere di Botticelli

Ospite d’onore della mostra è la Venere di Botticelli, una delle opere rinascimentali più celebri in termini di esaltazione della bellezza femminile, prestata eccezionalmente dai Musei Reali – Galleria Sabauda di Torino. Un’opera che mostra un sorprendente fil rouge con le figure lineari, aggraziate e al contempo potenti dipinte da Mucha, a sottolineare come l’arte sia ciclica e non abbia tempo. Questo concetto si evince dalle parole stesse dell’artista:

Sandro Filipepi, detto Botticelli, Venere, Olio su tela, 174×77 cm, Su concessione del Mic – Musei Reali, Galleria Sabauda

“L’arte non può essere nuova. L’arte è eterna come il progresso
dell’uomo e la sua funzione è quella di accendere di luce il cammino del mondo”.

Alphonse Mucha

La Venere si staglia dal fondale buio come una vera e propria apparizione e sembra galleggiare nello spazio, grazie anche alla scenografica scelta di inquadrarla dentro un arco luminoso. Tutto ciò regala allo spettatore un’istante di sospesa contemplazione, in un’atmosfera intima e magica.

Il tempo di Mucha

Alla fine dell’Ottocento, la Parigi della Belle Époque è il cuore pulsante della modernità europea. In questa compagine effervescente, l’arte esce dalle gallerie per invadere direttamente le strade; il percorso di Mucha ben si inserisce all’interno di questo mood. Mucha oltre che artista è stato un vero e proprio precursore della grafica pubblicitaria e della comunicazione visiva, ad esempio attraverso i suoi celebri manifesti pubblicitari. Le grafiche, le illustrazioni, le donne sensuali e bellissime che disegna diventano emblema della città e del periodo storico che sta vivendo.

Alphonse Mucha, Chocolat Idéal, 1897, Litografia a colori, 117×78 cm, © Mucha Trust 2025
Alphonse Mucha, Job, 1896, Litografia a colori, 66,7×46,4 cm, © Mucha Trust 2025

La portata dell’operato dell’artista ceco fu tale da creare una moda, un vero e proprio esempio di stile che prende direttamente il suo nome: lo stile Mucha. I temi da lui prediletti, le stagioni, i fiori, le ore del giorno, le linee sinuose diventano elementi replicabili in tanti oggetti di vita quotidiana come calendari, mobili cartoline, portando la bellezza nelle case di tutti.

Seduzione e figura femminile nei secoli

Uno dei tratti distintivi di Mucha è la sua attenzione verso l’universo femminile. Non solo bellezza, ma anche carattere, seduzione, personalità e grazia. Un mix vincente, che rende le sue donne protagoniste di una nuova scena sociale e culturale, in grado di rivendicare la centralità del loro ruolo senza perdere la loro femminilità.

Cesare Saccaggi, A Babilonia (Semiramide),
1905 circa, Olio su tela, 240×140 cm,
Su concessione del Mic – Musei Reali, Galleria
Sabauda

La donna è davvero la protagonista indiscussa della mostra, rappresentata nelle sue vesti più variegate, da quelle più innocenti a quelle più sensuali. Femme Fatale, come appare in uno dei capolavori in mostra, la Semiramide di Cesare Saccaggi, tela realizzata nel 1905, rappresentante la regina assira Semiramide, leggendaria fondatrice di Babilonia; e ancora donna moderna e accattivante, come negli splendidi ritratti femminili di Giovanni Boldini, fino ad essere simbolo delle stagioni, delle stelle e delle pietre preziose, come accade nelle celebri illustrazioni realizzate da Mucha stesso.

Alphonse Mucha. Il trionfo dell'Art Nouveau a Palazzo Bonaparte
Alphonse Mucha, Le pietre preziose: Rubino, 1900, Cromolitografia, 63,8×28,3 cm, Mucha Trust 2025
Alphonse Mucha. Il trionfo dell'Art Nouveau a Palazzo Bonaparte
Alphonse Mucha, Le pietre preziose: Ametista , 1900, Cromolitografia, 63,8×28,3 cm, © Mucha Trust 2025

Mucha ha dato l’avvio ad un pensiero che ha innalzato l’immagine femminile, trasformandola in
icona di grazia e forza, rendendola protagonista indiscussa di un linguaggio decorativo fatto di natura, linee morbide e atmosfere sensuali in grado di percorrere (e precorrere) i tempi attuali.

Alphonse Mucha. Il trionfo dell'Art Nouveau a Palazzo Bonaparte
Alphonse Mucha, Le stagioni: Estate 1896 Serie di quattro pannelli decorativi, Litografie a colori, 103×54 cm ciascuna, © Mucha Trust 2025
Alphonse Mucha. Il trionfo dell'Art Nouveau a Palazzo Bonaparte
Alphonse Mucha, The Feather, 1899, Cromolitografia, 71×27,5 cm, © Mucha Trust 2025

Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione

8 ottobre 2025 – 8 marzo 2026

Palazzo Bonaparte, Piazza Venezia

Orari apertura: Dal lunedì al giovedì 9.00 – 19.30 | Venerdì, sabato, domenica 9.00 – 21.00

Biglietti:

mostrepalazzobonaparte.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *