La storia della musica in una sola istituzione
Santa Cecilia è la patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti. A chi se non a lei poteva essere dedicata un’Accademia votata alla celebrazione e alla diffusione di questa nobile arte? Basti pensare all’antichissima istituzione, celebre in tutto il mondo, dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma. Un’organizzazione maestosa e raffinata, che dalla sua nascita, voluta nel XVI secolo per scopi artistici ed assistenziali, è divenuta, a distanza di ben 5 secoli, simbolo ed espressione per antonomasia, in Italia e non solo, del pentagramma, dell’accordo musicale e della voce di tanti gloriosi interpreti e musicisti.
Il Coro

E’ stata la voce, anzi, la forza delle voci a gettare le fondamenta dell’Accademia, i cui primi mattoni sono stati posti da un gruppo di cantori che si è riunito in un coro, dando di fatto il via all’esistenza dell’accademia che ancora oggi conosciamo ed apprezziamo. Il coro, guidato da Andrea Secchi, è tuttora un pilastro dell’istituzione di Santa Cecilia; oltre a questo, l’Accademia vanta anche la presenza di ben 4 cori di voci bianche, retaggio antico di una tradizione remota ma ancora viva.
L’Orchestra

L’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, fondata nel 1908, è stata diretta da nomi prestigiosi del panorama musicale mondiale, personalità del calibro di Mahler, Debussy e Stravinskij, solo per citarne alcuni. Dal 2006 l’Accademia vanta il primato in Italia per quanto riguarda la creazione di un’orchestra giovanile, la cosiddetta Juniorchestra, divisa per fasce di età (dai 4 ai 23 anni). L’educazione musicale viene vista quindi come parte integrante della formazione dell’individuo, che viene chiamato, volendo, ad approcciarvisi in età ancora infantile.

Negli ultimi 15 anni l’Accademia ha vissuto una rinascita sostanziale grazie alla nomina a Direttore musicale di Sir Antonio Pappano, il direttore d’orchestra che ha portato il coro e l’orchestra di Santa Cecilia a dei livelli altissimi, promuovendo colalborazioni e riuscendo anche a raggiungere un pubblico molto più vasto, spesso anche molto più giovane, anagraficamente parlando, rispetto alla media precedente. Tanti i riconoscimenti ottenuti grazie alla sua guida, affiancati da una intensa attività discografica che ha reso ancora più facile la diffusione dell’arte prodotta in questa sede.

La nuova stagione 2025–26 dell’Accademia si apre con la seconda annata di Daniel Harding come Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dopo gli incarichi all’Orchestre de Paris (2016–2019) e come Principal Guest della London Symphony Orchestra (2007–2017), Harding inaugura il cartellone con Die Walküre e guiderà otto produzioni a Roma oltre a tre tournée internazionali.
I corsi
Non solo esecuzione, ma anche, e soprattutto studio, della tecnica, e dello spartito. L’Accademia è un’ente di alta formazione musicale, che offre corsi liberi, annuali, rivolti a musicisti diplomati e corsi di perfezionamento musicale: dal violino al canto barocco, passando per la musica da camera, l’offerta è davvero vasta per gli amanti delle sette note. Santa Cecilia vanta anche una Bibliomediateca dove si possono consultare vaste raccolte di testi e documenti e un Museo degli strumenti musicali, fondato alla fine dell’Ottocento, che contiene un corpus di 140 strumenti.
Speciale giovani
Tante le iniziative pensate per avvicinare i giovani al mondo della musica classica. La Formula Y: propone un abbonamento per gli under 35 a 28 concerti sinfonici in platea il venerdì alle ore 20.30 al prezzo speciale di 280 euro. Il Carnet Free: include10 biglietti al costo di € 120, utilizzabile dagli under 35 per tutti i concerti in abbonamento (ad esclusione dei concerti a prezzi maggiorati). La Fun Club Card è la carta riservata ai giovani under 30, disponibile al costo 5 € (valida un anno) che dà diritto a:
–biglietti a 10 € per una selezione di concerti della stagione Sinfonica Turno V e da Camera;
–10% di sconto alla libreria Notebook e al ristorante Spartito;
–30% di sconto su editoria Santa Cecilia e shop online;
I concerti

Il programma dei concerti dell’Accademia di Santa Cecilia è davvero fitto, e copre una grande varietà di stili ed epoche, con virate sul contemporaneo indubbiamente di richiamo per un pubblico più eterogeneo.
STAGIONE 2025-26
La stagione 2025/2026 si apre con Die Walküre di Wagner diretta da Daniel Harding (regia Vincent Huguet): primo capitolo del Ring in forma scenica che proseguirà fino al 2028/29, con la Sala Santa Cecilia trasformata in vero spazio teatrale.
Harding guida otto produzioni e tre tournée internazionali. In programma Mahler 3 (con Wiebke Lehmkuhl) e Mahler 4, la prima italiana del Concerto per violino n. 7 di Alexey Shor con Gil Shaham, Ravel – Concerto in sol con Yunchan Lim (poi tour in Asia), La Creazione di Haydn e due Brahms con Daniil Trifonov (n. 2) e Igor Levit (n. 1).
Tra i grandi sul podio: Myung-Whun Chung, Tugan Sokhiev, Semyon Bychkov, Sir John Eliot Gardiner, Daniele Gatti. Sir Antonio Pappano torna per due appuntamenti (Bruckner “Grosse Messe” e Šostakovič, Concerto per violino con Leonidas Kavakos).
Debutti e ritorni: Teodor Currentzis con Šostakovič 13 “Babij Jar” (e a giugno con Orchestra Utopia), Petr Popelka con Hélène Grimaud (Gershwin Concerto in fa), Joana Mallwitz, Cristian Măcelaru. Rientra Charles Dutoit con La damnation de Faust di Berlioz.
Fra i solisti, debutta a Santa Cecilia Sheku Kanneh-Mason nel Concerto di Elgar, con Lorenzo Viotti (in programma anche Čajkovskij 5). In cartellone anche Isabelle Faust, Kian Soltani, András Schiff, Beatrice Rana, Grigory Sokolov, Víkingur Ólafsson, Arcadi Volodos, e Lang Lang a chiusura stagione.
La Stagione da Camera (20 concerti) apre il 1° novembre con Batiashvili–Capuçon–Thibaudet; tornano Les Musiciens du Louvre/Minkowski, omaggio ad Alessandro Scarlatti (Coro + Accademia Ghislieri), Andrea Lucchesini per il centenario Berio, Antonio Florio/Cappella Neapolitana con Rosa Feola (Piccinni), Christophe Rousset con English Baroque Soloists e Monteverdi Choir per il Messiah. Al via l’integrale dei Quartetti di Beethoven con il Quatuor Ébène (fino al 2027) e il recital di Asmik Grigorian.
Novità pratiche: orari sinfonici giov./ven. 20:00, sab. 18:00; settori della sala ridisegnati. Linea guida della stagione: “Classica, presente, eterna”, tra capolavori e nuova musica (ritorno di John Adams e prima assoluta di Fabio Vacchi, Il tutto in tutti, affidata a Harding).
Per la programmazione completa consulta il programma il sito ufficiale, e scegli la proposta musicale che più ti richiama, per trascorrere una serata in un vero e proprio tempio della storia della musica.
CLICCA QUI PER ACQUISTARE I BIGLIETTI
Indirizzo: Auditorium Parco della Musica – Viale Pietro de Coubertin, 30