A Roma il fascino esotico della Polinesia attraverso le opere del celebre artista francese
A Roma il Museo Storico della Fanteria ospita, fino al 25 gennaio 2026, Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure.
Una mostra che celebra l’artista francese Paul Gauguin (Parigi 1848 – Atuona1903) e svela la sua passione per la cultura polinesiana attraverso una selezione di opere realizzate durante gli ultimi anni della sua vita trascorsi nella Polinesia Francese.
Disegni, dipinti, litografie, xilografie, sculture, appunti di viaggio e pagine di diario raccontano le emozioni e le suggestioni che Gauguin provò in quelle isole così remote immerse nell’Oceano Pacifico e lontane dalla civiltà occidentale.
“Ero ormai completamente immerso in questa vita. Non ero più un uomo civilizzato, ma un selvaggio. Non avevo più bisogno di pensare, ma di vivere. E la natura, che era così bella, così selvaggia, così libera, mi era diventata un’amante, una madre, una sorella.”
Paul Gauguin
La mostra
La mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure, è un’occasione unica per scoprire l’universo creativo di uno tra i maggiori artisti del post-impressionismo e la bellezza dei paesaggi e della cultura polinesiana. Il percorso espositivo conduce il visitatore in un viaggio esotico alla scoperta delle storie ancestrali, delle tradizioni mistiche e degli scrigni segreti di una civiltà antica e di un mondo primordiale, libero dall’artificio, dove la natura si manifesta in tutta la sua potenza. L’esposizione, curata da Vincenzo Sanfo, presenta 165 opere, tutte provenienti da collezioni private italiane, francesi e belghe, e da alcune collezioni museali francesi e italiane, ed è prodotta da Navigare srl da una iniziativa del Ministero della Difesa, Difesa Servizi S.p.A, e patrocinata da Regione Lazio e Comune di Roma – Assessorato alla Cultura.

“Questa su Paul Gauguin è una mostra particolare, incentrata sui tre libri che l’artista ha scritto nel periodo del suo viaggio tahitiano, e quindi le opere che Gauguin inserì in questi tre volumi che descrivono la sua vita, le emozioni, le vicende personali, le sue passioni, i timori, gli amori di una vita e ovviamente le avventure vissute a Tahiti.”
Vincenzo Sanfo, curatore della mostra
Le opere in mostra
In mostra oltre 100 tra xilografie, disegni e litografie realizzate da Gauguin, insieme a due opere a lui attribuite: l’olio su tela Femme de Tahiti (1891) e l’acquerello Paysage Tahitien. Fiore all’occhiello dell’esposizione sono le 23 xilografie del Diario di Noa Noa (1893-94), scritto dall’artista durante il suo primo soggiorno nella Polinesia Francese e arricchito da alcune sue illustrazioni realizzate con l’antica tecnica dell’incisione su legno, stampate dal suo amico Daniel de Monfreid.

Parte della mostra sono anche le stampe litografiche in facsimile contenute nell’ultimo libro scritto da Gauguin, Avant et Après, terminato due mesi prima di morire (1903) e pubblicato postumo. Una sorta di manifesto-diario con appunti e considerazioni sull’arte, sui rapporti di amicizia e su altri argomenti cari all’artista.
Completano l’esposizione anche le 16 litografie a colori della serie Ancien Culte Mahorie (1892), e le due sculture datate 1893: Vase aux dieux tahitiens, con la copia in terracotta, e l’altra, Idole à la coquille, presente a Roma con un esemplare in bronzo e conchiglia in madreperla.
A queste si aggiunge la pregiata Maschera di donna tahitiana “Tehura”, in bronzo patinato, proveniente dal Musée Despiau-Wlérick in Francia, e il carnet di 38 disegni, con bozzetti e schizzi raffiguranti studi su ritratti, dettagli del corpo umano e del mondo animale. Tra questi troviamo anche una serie di appunti per un ritratto di Van Gogh che Gauguin, suo amico-nemico, ritrae mentre dipingeva il famoso dipinto dei Girasoli e due disegni caricaturali realizzati da Gauguin per raccontare l’accadimento del taglio dell’orecchio di Van Gogh, conseguente al furioso litigio intercorso fra di loro.

“Il percorso espositivo, che non presenta solo la narrazione artistica di Gauguin ma è anche, e soprattutto, un percorso di vita verso un mondo diverso che racchiude la gioia di vivere, la purezza e la libertà della vita in quei luoghi che molti di noi hanno perso”.
Vincenzo Sanfo, curatore della mostra
La sezione dedicata alla vita di Gauguin
L’esposizione presenta anche alcuni degli aspetti, più intimi e meno noti, della vita di Gauguin attraverso una selezione di 40 opere realizzate da 12 artisti che con lui ebbero rapporti di amicizia o di collaborazione. In mostra sono presenti una selezione di litografie a colori di Vincent van Gogh, tra cui Le fauteuil de Gauguin (1853-1890) e La casa gialla (1853-1890), alcune opere di Jean-François Millet, Adolphe Beaufrère e Louis
Anquetin, e degli artisti Maurice Denis, Émile Bernard e Paul Sérusier del Gruppo Nabis di Pont-Aven, in Bretagna, altro luogo determinante per la vita di Gauguin.

La sezione dedicata alla Polinesia Francese
Parte del percorso espositivo è anche la mostra fotografica Le Isole di Tahiti, l’anima primordiale, realizzata da Tahiti Tourisme in collaborazione con Leica Camera Italia. Un filmato video e una selezione di immagini, scattate dai fotografi e videomaker Luigi Chiurchi e Pietro Ienca, invitato a scoprire le bellezze naturalistiche e culturali delle Isole della Società e delle Isole Marchesi, inserite nell’anno 2024 tra i Patrimoni Mondiali UNESCO.
Fino al 25 gennaio 2026
Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9
Orari: dal lunedì al venerdì ore 9:30 – 19:30 | sabato, domenica e festivi chiusura alle 20:30
Biglietti: Intero €15