Picasso – Il linguaggio delle idee

Picasso - Il linguaggio delle idee
Picasso – Il linguaggio delle idee, Allestimento, Courtesy of Ufficio Stampa Navigare srl

A Roma le sperimentazioni artistiche del genio spagnolo dell’arte del XX secolo

A Roma il Museo Storico della Fanteria ospita, fino al 25 gennaio 2026, Picasso – Il linguaggio delle idee. Una mostra che svela alcuni degli aspetti meno noti della vita e delle sperimentazioni artistiche di Pablo Picasso (Malaga 1881 – Mougins 1973). Disegni, litografie, stampe, ceramiche e fotografie di Picasso e di alcuni degli artisti a lui più vicini, offrono al pubblico un’occasione unica per comprendere la personalità e l’universo creativo del genio spagnolo.

La mostra

La mostra, Picasso – Il linguaggio delle idee, è articolata in sei sezioni e, con oltre 100 opere, presenta diverse tappe della vita personale e della carriera artistica del pittore, incisore e scultore spagnolo Pablo Picasso. L’esposizione offre l’opportunità di comprendere, attraverso una selezione di alcuni dei suoi lavori realizzati sperimentando diverse tecniche e materiali, il suo approccio all’arte e la sua varietà di stili e linguaggi artistici che hanno caratterizzato le sue opere, dalla giovinezza vissuta in Spagna fino all’ultimo periodo della sua vita trascorso in Francia. La mostra, curata da Joan Abelló con Marco Ancora e Carlota Muiños, è prodotta da Navigare srl per iniziativa culturale promossa da Ministero della Difesa e Difesa Servizi S.p.A., con il patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Ambasciata di Spagna a Roma, Instituto Cervantes Roma e CIU Unionquadri.

Picasso - Il linguaggio delle idee
Picasso in costume stravagante indossa una giacca da torero davanti al cancello della villa “La Californie”, Cannes, Edward Quinn, 1956, © edwardquinn.com Collezione privata, © Succession Picasso, by SIAE 2025

“Questa mostra non è la solita esposizione con quadri in olio su tela, ma una rassegna della vita, dell’artista, delle idee e delle sperimentazioni artistiche di Pablo Picasso. L’artista gallego, catalano e infine spagnolo, dopo aver dipinto per anni, voleva misurarsi in altri modalità espressive e quando iniziò ad ospitare a casa sua, lo studio in rue Des Grands-Augustins a Parigi, numerosi artisti, scrittori, poeti che fuggivano dalla Spagna per il regime franchista, trovò l’ispirazione per diverse forme della sua espressione artistica. Qui al Museo della Fanteria a Roma è possibile capire l’uomo e anche l’artista e poter, ulteriormente, leggere le opere di Pablo Picasso”.

Joan Abelló, curatore della mostra con Marco Ancora e Carlota Muiños

Picasso - Il linguaggio delle idee
Picasso – Il linguaggio delle idee, Allestimento, Courtesy of Ufficio Stampa Navigare srl

Le sei sezioni del percorso espositivo

Picasso, gli amici, le donne

Nella prima sezione, intitolata Picasso, gli amici, le donne, troviamo una selezione di opere provenienti da collezioni private e museali internazionali, tra cui il dipinto ad olio su tela Donna che fuma (1906-07 ca.) attribuito alla sua prima compagna francese Fernande Olivier (1881-1966) e Paesaggio lussureggiante (1930 ca.) attribuito al suo amico spagnolo Àngel Fernández de Soto (1882-1937). In mostra anche 12 incisioni ad acquatinta della serie Sable Mouvant (Reproduction after a work) realizzate nel 1966 da Picasso per illustrare il testo del poeta Pierre Reverdy, la litografia Deux Femmes Nues III 04.02.1969 (Reproduction after a work) e altre opere grafiche Reproduction after, come Arlequin et sa compagne (Les Deux Saltimbanques) 1901.

I linoleum, una nuova scoperta

La seconda sezione, I linoleum, una nuova scoperta, presenta una raccolta di lavori realizzati da Picasso, tra il 1958 e il 1963, con la tecnica della linoleografia e la variante a forma persa. In mostra 20 esemplari a colori della Suite Linoleos, Reproduction after a work by Pablo Picasso 1958-61, tra i quali, solo per citarne alcuni: Picador y matador, Picador y toro, Mujer recostada y picador con guitarra e Madre y niño con bailador y tocador de flauta.

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Reproduction after Arlequin et sa compagne (Les Deux Saltimbanques), 1901, Pablo Picasso 1960, collotipia a colori, Collezione Privata, © Succession Picasso, by SIAE 2025

La Tricorne

La terza sezione Le Tricorne, è dedicata al balletto spagnolo El sombrero de tres picos, noto in francese come Le Tricorne. In mostra 24 disegni che riproducono i costumi creati da Picasso con richiami, nei colori e nelle decorazioni, all’arte popolare spagnola e prendendo ispirazione dai Balletti russi, a seguito della sua collaborazione per Parade con Sergej Diaghilev (1872-1929).

Ultimo periodo: Côte d’Azur, foto e mostre

Nella quarta sezione, intitolata Ultimo periodo: Côte d’Azur, foto e mostre, sono esposti 9 manifesti delle mostre di Picasso, alcuni dei quali disegnati da lui stesso con diverse tecniche artistiche e 15 fotografie. Le foto scattate, dal 1951 fino a pochi giorni prima della sua morte, dei suoi amici fotografi Edward Quinn (1920-1997) e André Villers (1930-2016), raccontano la vita dell’artista spagnolo nella sua quotidianità famigliare o durante le sue passeggiate e attività pubbliche in Costa Azzurra. Immagini che svelano alcuni degli aspetti più intimi della vita di Picasso e mostrano come il suo estro, la sua fantasia e curiosità abbiano influenzato la sua varietà di linguaggi, tecniche e stili.

Picasso - Il linguaggio delle idee
La Jeunesse (II). [Vallauris], Pablo Picasso, 23 maggio 1950, Prova del primo stato, Litografia originale stampata in inchiostro nero, Collezione privata

Carnet de la Coruña, 1894-1895

La quinta sezione, Carnet de la Coruña, 1894-1895 è dedicata, grazie al prestito del Museo Picasso de La Coruña, a una Edizione facsimile del 1971 del carnet di 107 disegni realizzati da Picasso intorno ai 13-14 anni.

Arti minori e sperimentazioni

Nella sesta e ultima sezione, intitolata Arti minori e sperimentazioni, è esposta l’originale e colorata serigrafia su lino, Scarf, Quatre profils et une Colombe 1951, After a work by Pablo Picasso (1951) dedicata al Festival mondiale dei giovani e degli studenti per la pace che fu ospitato, tra il 5 e il 19 agosto 1951, a Berlino. In mostra anche alcune litografie realizzate negli anni ’40, tra cui Françoise, Reproduction after a work by Pablo Picasso (1946) e Jeune fille inspirée par Cranach, Reproduction after a work by Pablo Picasso (26/3/1949). Completano l’esposizione anche 8 esemplari di ceramiche prodotte da Picasso negli anni ’50 in collaborazione con il laboratorio Madoura di Vallauris in Provenza-Costa Azzurra. Tra le ceramiche esposte, solo per citarne alcune, il piatto Bright Dove, Pablo Picasso (1953), la brocca Femme du Barbu, Pablo Picasso (1953) e il vaso Woman, Pablo Picasso (1955). Picasso fu il primo a intuire il grande potenziale artistico della ceramica e ad aprire la strada verso il design d’autore e verso ulteriori sperimentazioni da parte di numerosi artisti internazionali.

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Bright Dove, Pablo Picasso, 1953, ceramica, Alain Raimè «A.R. 218» Ed. Madoura, multipli originali, Collezione Privata, © Succession Picasso, by SIAE 2025

Fino al 25 gennaio 2026

Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9

Orari: dal lunedì al venerdì: ore 9:30 – 19:30

Sabato, domenica e festivi: 9.30 – 20:30

Biglietti: 15€

navigaresrl.com

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