Riapre il Museo del Genio tra storia e cultura

Il Museo del Genio riapre le porte

Lo storico edifico torna visitabile al pubblico con due grandi mostre temporanee e un’esposizione permanente

Il Museo del Genio dell’Esercito Italiano, storico edificio degli anni ’30, riapre le sue porte al pubblico in una rinnovata veste di centro culturale. Uno spazio imponente, di oltre 4.000 mq, nel quale convivono un museo, una biblioteca specialistica e un archivio storico e fotografico, oltre che un luogo di studio e ricerca.

La nuova sede museale romana inaugura con due mostre di forte richiamo: Pop Air, monografica dedicata all’artista contemporaneo Ugo Nespolo e Vivian Meier. The Exhibition, che celebra gli scatti della fotografa americana.

Insieme alle mostre temporanee un percorso museale permanente, che narra la storia del Genio tra modelli, strumenti e invenzioni. Il visitatore potrà ammirare oggetti di eccezionale valore storico come l’attrezzatura radiotelegrafica originale di Guglielmo Marconi (inventore della radio oltre che capitano del Genio) e uno dei primi esemplari di telefono (inventato da Antonio Meucci), affiancato dalle sue prime evoluzioni: dai telefoni da campo alle centraline militari.

Il Museo del Genio riapre le porte

La storia dell’edificio

Nato nei primi anni del Novecento come Museo dell’Ingegneria Militare Italiana, l’attuale Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, oggi conosciuto come Museo del Genio, nasce nell’Italia post-unitaria per celebrare l’ingegneria e l’architettura militare, campi in cui l’Italia eccelle da sempre per ingegno e visione. L’Istituto, realizzato in uno stile che unisce il razionalismo al neoclassicismo semplificato, è situato su Lungotevere della Vittoria e fu costruito tra il 1936 e il 1939 su progetto del tenente colonnello del Genio Gennaro De Matteis.

Al suo interno, l’Istituto custodisce un patrimonio di straordinario valore storico e tecnico, i plastici delle città italiane, i modelli di ponti, strumenti e apparati delle specialità del Genio (Pionieri, Pontieri, Guastatori, Ferrovieri), ma anche un ricco patrimonio documentale, con oltre 24.000 volumi, 30.000 fotografie storiche, 20.000 iconografie e 150.000 documenti provenienti da secoli di storia militare e scientifica italiana.

La visita del Museo

Il Museo apre al pubblico le seguenti sezioni:

  • la Sala delle Colonie e dell’Architettura Militare, dove sono esposte testimonianze del periodo coloniale, e molte riproduzioni in scala delle fortificazioni realizzate dal genio militare;
  • la Sala della Fotografia, delle Trasmissioni e delle Fotoelettriche;
  • la Sala dell’Aeronautica e dei Ferrovieri documenta la genesi e la fase pionieristica dell’Aeronautica Militare Italiana, nata come specialità del Genio. Attraverso modelli, strumenti e reperti originali, si ripercorrono le prime esperienze di volo e le innovazioni tecniche; in mostra anche materiali equipaggiamenti utilizzati dal Reggimento Genio Ferrovieri.

Le mostre

Ad inaugurare questo nuovo capitolo due esposizioni di grande richiamo: Vivian Maier. The Exhibition e Pop Air.

La prima è dedicata alla famosa fotografa americana, tata di professione ufficiale, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, il cui talento è stato scoperto solo dopo la sua morte. La mostra, curata da Anne Morin, propone oltre 200 scatti di questa icona della street photography. Ritratti intensi, immagini capaci di raccontare con sguardo autentico e discreto, l’anima quotidiana delle città e dei suoi abitanti.

Il Museo del Genio riapre le porte
Vivian Maier Self-Portrait, New York, NY, 1954 Gelatin silver print, 2012, 40×50 cm ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Pop Air, esposizione presentata qui in anteprima mondiale, propone invece una rilettura ironica dei grandi capolavori internazionali da parte dell’artista Ugo Nespolo. Come? Attraverso enormi sculture gonfiabili!

Noto per la sua capacità di attraversare epoche, stili e linguaggi con intelligenza e leggerezza, Nespolo offre una lettura creativa e colorata della storia della scultura italiana e internazionale. L’artista ha indagato molteplici campi di espressione, dalla pittura alla scultura fino al design, scegliendo sempre una cifra originale e visionaria.

Il Museo del Genio riapre le porte

Il Museo del Genio si pone quindi come nuovo polo di attrazione culturale, in grado di coniugare in modo efficace patrimonio storico e memoria con il presente e con l’arte contemporanea.


Fino al 15 Febbraio 2026

Lungotevere della Vittoria, 31

Orari di apertura: Martedì – Venerdì 10:00 – 17.00 | Sabato e Domenica 10:00 – 20.00 (Chiuso il lunedì)

Biglietti: Intero €15, Ridotto €13

Museo del Genio

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