Nove titoli d’opera, otto balletti e quattro concerti per la nuova stagione del Teatro dell’Opera
La nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma spazia dal barocco di Händel al linguaggio contemporaneo di Ronchetti e D’Amico, passando per Wagner, Strauss, Gounod, Mozart e naturalmente Verdi, Puccini e Rossini, senza tralasciare un omaggio a Henze nel centenario della nascita.
La stagione 2025-2026 offrirà al pubblico 12 nuove produzioni, di cui 9 di opera e 3 di danza, 14 titoli operistici, 8 balletti in sede, 3 tournée del Corpo di Ballo, una tournée dell’Orchestra e 4 concerti.
Importante anche quest’anno la presenza degli spettacoli di danza, che spaziano dai grandi classici come Lo schiaccianoci e La Bayadère per arrivare a esplorare il Novecento e la contemporaneità con George Balanchine, Pina Bausch, Jerome Robbins, Jacopo Godani, Marco Goecke, Angelin Preljocaj e Benjamin Millepied.
In cartellone anche quattro concerti, tre dei quali affidati al Direttore musicale Michele Mariotti. La stagione culminerà con il consueto appuntamento estivo del Caracalla Festival, nella splendida cornice delle Terme romane.

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Stagione di Opera
La nuova stagione dell’Opera di Roma si apre come di consueto il 27 novembre nel segno di Wagner, affrontato per la prima volta dai tre principali interpreti coinvolti: il Direttore musicale Michele Mariotti, il regista Damiano Michieletto e il tenore Dmitry Korchak, protagonista dell’opera Lohengrin.
È Carolina López Moreno l’interprete di Mimì ne La bohème (dal 14 al 25 gennaio) con la regia di Davide Livermore. Grandi voci internazionali e un suggestivo allestimento, frutto della collaborazione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, che include quadri dell’impressionismo francese che avvolgono con luci e colori i protagonisti. Sul podio Jader Bignamini e, per una data, Alessandro Palumbo.
La nuova versione italiana di Inferno (19 febbraio – 7 marzo 2026), opera della compositrice Lucia Ronchetti viene proposta in prima assoluta al Costanzi. Sul podio Tito Ceccherini, protagonisti Laura Catrani e Leonardo Cortellazzi, Andreas Fischer e il celebre ensemble Neue Vocalsolisten.

Il 1° marzo 2026 torna sul palco del Costanzi Arianna a Nasso (1-10 marzo 2026), il capolavoro di Richard Strauss su libretto di Hugo von Hofmannsthal. Sul podio Maxime Pascal, protagonisti Axelle Fanyo, Tuomas Katajala, Ziyi Dai, Angela Brower e Adrian Eröd.
Segna il ritorno del grande regista canadese Robert Carsen l’allestimento de Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Georg Friedrich Händel (7-14 aprile 2026). Sul podio sale Gianluca Capuano, sul palco Johanna Wallroth, Ed Lyon, Anna Bonitatibus e Raffaele Pe.

Sono Vittorio Grigolo e Nino Machaidze i protagonisti di Roméo et Juliette di Charles Gounod, in scena dal 28 aprile al 6 maggio. A firmare la regia è Luca De Fusco, mentre sul podio è impegnata una bacchetta nota al pubblico romano, quella di Daniel Oren.
Secondo titolo in stagione per il Michele Mariotti è il Tancredi di Rossini, interpretato dal controtenore contraltista Carlo Vistoli (19 -29 maggio).
Prima italiana per le celebri Nozze di Figaro (15-23 settembre) messe in scena nel 2006 al Festival di Salisburgo da Claus Guth. La commedia per musica di Mozart segna il debutto di Emmanuel Tjeknavorian sul podio dell’Opera di Roma.
Il terzo titolo operistico affidato alla bacchetta di Mariotti, e l’ultimo della stagione, è il Falstaff (13 ottobre – 1 novembre) di Giuseppe Verdi. La regia è della tedesca Tatjana Gürbaca, protagonista il celebre baritono Luca Salsi.
Stagione di Balletto

La stagione di danza 2025/2026 si apre con Lo schiaccianoci di Čajkovksij, balletto natalizio per eccellenza, nella visione fiabesca di Paul Chalmer, in scena dal 17 al 31 dicembre 2025. I protagonisti saranno Chloe Misseldine e Jacopo Tissi. Sul podio il direttore Nir Kabaretti si alternerà con Carlo Donadio.
Dal 3 all’8 febbraio 2026 andrà in scena La Bayadère, nella versione coreografica di Benjamin Pech. In scena le étoiles dell’Opéra di Parigi Sae Eun Park e Paul Marque, al loro debutto al Costanzi. La musica di Ludwig Minkus sarà diretta da Fayçal Karoui.
Torna anche quest’anno il Trittico Contemporaneo, fortemente voluto da Eleonora Abbagnato, con tre titoli presentati per la prima volta a Roma. Spring and Fall di John Neumeier, Echoes from a Restless Soul e I Feel the Earth Move.

Il Teatro Nazionale ospita la Serata Preljocaj, omaggio a uno dei coreografi più interessanti della scena contemporanea. Dal 14 al 19 aprile in programma tre suoi lavori: La Stravaganza, Annonciation, e Noces; musiche su base registrata.
Nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, dal 28 al 30 aprile, debutta Burn, nuovo progetto di danza-teatro ideato da A. J. Weissbard, artista e scenografo di fama internazionale. Le musiche inedite su base registrata sono di Michael Galasso, mentre la voce narrante è quella di John Malkovich, interprete originale del ruolo di Pale nella versione teatrale del 1987.
Per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma, dal 9 al 14 giugno, Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, ispirato alla celebre commedia di Shakespeare, con i costumi e le scene firmate da Gianluca Falaschi. Le musiche di Felix Mendelssohn Bartholdy saranno dirette da Karen Durgaryan.
In Autunno, dal 27 ottobre all’8 novembre, arriva il secondo Trittico Contemporaneo della stagione: Goecke / Robbins / Bausch, omaggio ai Balletti Russi di Djagilev, che debuttarono in Italia proprio a Roma nel 1911. In programma Petruschka (2016) di Marco Goecke, Afternoon of a faun (1953) di Jerome Robbins e Le sacre du printemps di Pina Bausch (1975); dirige Andrew Litton.

I concerti
Sono quattro gli appuntamenti con i concerti nella nuova stagione dell’Opera di Roma.
Il cartellone si apre il 5 marzo 2026 al Costanzi, con il concerto dal titolo Alla corte dei re di Francia. Musiche per Versailles. Emmanuel Resche-Caserta, violinista e direttore, guida l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori e il soprano Marie Perbost.
Tre i programmi interpretati da Michele Mariotti: Visioni d’addio al Teatro Costanzi (28 maggio), dove l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma esegue i Vier letzte Lieder di Richard Strauss con il soprano lettone Marina Rebeka e la Sinfonia n.9 in Do maggiore D 944 detta “La grande” di Schubert.
Seguono poi le due Petite messe solennelle di Gioachino Rossini (17 e 22 ottobre). La seconda, eseguita presso il suggestivo scenario della Basilica di San Vitale, segna la chiusura del cartellone concertistico. Grande cast vocale per entrambe le date con il soprano Hasmik Torosyan, il controtenore Carlo Vistoli, il tenore Dmitry Korchak e il basso Michele Pertusi. Il Coro dell’Opera di Roma è diretto da Ciro Visco.
Gli spettacoli al Nazionale
Un’altra stagione corre in parallelo a quella del Costanzi: al Teatro Nazionale in programma sei titoli con omaggi alla letteratura antica e a quella del Novecento attraverso spettacoli di prosa, opera e balletto.
Si comincia con Tragùdia – Il canto di Edipo di Alessandro, il 4 ottobre 2025. Seguono due appuntamenti con la danza il 12 e 13 dicembre, con la performance di Friedemann Vogel, protagonista di Soul Threads, un balletto che lui stesso ha concepito con Thomas Lempertz e di cui entrambi firmano anche la regia, basato sul testo Il teatro delle marionette di Heinrich von Kleist.

Dal 14 al 19 aprile 2026 sono étoiles, solisti e corpo di Ballo dell’Opera di Roma i protagonisti della Serata Preljocaj. Con La Stravaganza, Annonciation e Noces si rende omaggio a uno dei coreografi più innovativi della scena internazionale.
A maggio trova spazio una programmazione speciale intitolata “HANS WERNER HENZE 100”, in occasione del centenario della nascita del compositore tedesco. Sul palcoscenico del Nazionale si alternano due titoli ispirati a testi di Miguel Barnet: La piccola cubana (15 e 21) ed El Cimarrón (17 e 20).
È di Matteo D’Amico infine, pronipote di Luigi Pirandello, la musica de La vita nuda, opera in un atto liberamente tratta da L’uomo dal fiore in bocca e da La patente di Pirandello, in scena dal 21 al 25 ottobre 2026, che chiude gli spettacoli al Teatro Nazionale. Il lavoro è un omaggio al più importante drammaturgo del XX secolo, nel novantesimo anniversario della morte; sul podio Alessandro Cadario.
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