Da sfoggiarsi rigorosamente di sera, re delle serate mondane, imprescindibile durante le grandi occasioni, lo smoking è ancora, dopo più di un secolo, simbolo di raffinatezza ed eleganza. A differenza di oggi, lo smoking nasce per un utilizzo diverso: nell’Ottocento, infatti, i gentiluomini lo indossavano quando si recavano nella stanza del fumo, con l’obiettivo di proteggere gli abiti formali dal cattivo odore del tabacco e da eventuali residui di cenere, da qui il nome, che deriva da “smoking jacket”, letteralmente “giacca da fumo”.
Lo smoking, dalle origini…
Lo smoking divenne a tutti gli effetti un abito elegante, assumendo l’utilizzo odierno, solo nel 1865, quando il Principe di Galles chiese al suo sarto di confezionare un abito da sera corto, di colore blu, da usare per le serate informali nella sua tenuta.
Oggi lo smoking, o tuxedo, come viene chiamato in Nord America, è l’abito elegante per eccellenza, imprescindibile per serate di gala, eventi importanti, cerimonie, ma perfetto per ogni contesto in cui sono richiesti raffinatezza e stile.
A partire dalla seconda metà del Novecento il “disciplinare” dettato dal galateo per l’utilizzo dello smoking è andato progressivamente ammorbidendosi. Inizialmente, infatti, l’utilizzo dello smoking era previsto per eventi che si tenevano dopo le diciotto e la sua controparte diurna era il tight. In seguito, già a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli abiti formali diurni andarono scomparendo e lo smoking, soprattutto negli Stati Uniti, divenne l’abito formale adatto per tutte le occasioni, serali e diurne.
…A oggi
Oggi le regole di utilizzo dello smoking sono meno rigide e il suo utilizzo generalizzato attraversa età e fasce sociali, legandosi anche ai gusti personali e al desiderio di sentirsi eleganti e freschi. Molti eventi inseriscono nell’invito un dress code che richiede esplicitamente l’uso dello smoking, in questo caso non potrai esimerti, mentre in altri casi indossare uno smoking, anche se non formalmente obbligatorio, è caldamente consigliato, ad esempio nei grandi teatri o in occasione di eventi diplomatici.
I tutti gli altri casi, come matrimoni o eventi privati indossare uno smoking sarà solo per il tuo piacere, per il desiderio di sentirsi affascinanti col più elegante di tutti gli abiti da festa.
Alcune regole fondamentali
Alcune regole però esistono ancora e devono assolutamente essere rispettate, ma più che il galateo e le formalità, vogliono salvaguardare la vera estetica dello smoking.
Prima regola, papillon (niente cravatta) rigorosamente nero e in seta; regola numero due, camicia bianca con il colletto diplomatico: più che regole sono vere proprie condizioni di esistenza, senza queste non si potrà dire di aver indossato uno smoking.
Per quanto riguarda il colore, invece, si potrà scegliere tra nero, blu scuro e bianco, con quest’ultimo caso che, tuttavia, è riservato ad eventi che si svolgono completamente o in parte all’aperto.
Infine, come riconoscere un vero smoking? Ci sono alcune caratteristiche peculiari che lo rendono unico: deve essere rigorosamente monopetto, senza spacchi posteriori e con un solo bottone, mentre i revers sono esclusivamente a lancia o a spalle.
Per quanto riguarda gli accessori, ricorda di indossare le bretelle, nere o bianche e in tessuto, al posto del cinturino, non dimenticare i gemelli per i polsini della camicia e i calzini rigorosamente neri e lunghi fino al polpaccio.
Queste le regole per indossare lo smoking in modo impeccabile, non resta che aspettare la giusta occasione.